Auletta & Migranti, il sindaco Pessolano pensa alle dimissioni e scrive a Salvini: “Lei è la mia unica speranza”

Segretario, lei è la mia unica speranza”. Comincia così la missiva inviata dal Sindaco di Auletta Pietro Pessolano al segretario della Lega Matteo Salvini, ultimo capitolo in ordine di tempo della vicenda dei migranti e del Centro di Accoglienza di Lontrano.

PIETRO PESSOLANO SINDACO AULETTA OK SALVINI 4

“Sono il sindaco -scrive Pessolano- di una piccola comunità del Salernitano, Auletta, un paese di 2400 anime. Sono stato sempre un combattente, ma sto perdendo la fiducia. Anzi ho perso la fiducia, nelle Istituzioni. Non so se Lei potrà aiutarmi, ma la considero la nostra ultima possibilità, altrimenti dovrò dimettermi da sindaco”. Dal tono della missiva si percepisce che lo scontro in atto per la vicenda migranti ad Auletta ha cambiato passo, e che il bon ton istituzionale ha lasciato posto alla frustrazione. Tanto che il sindaco Pessolano adombra l’ipotesi delle dimissioni e lancia pesanti accuse ai «poteri forti». Pessolano riassume a Salvini lo svolgimento dei fatti della vincenda migranti, ovviamente dal suo punto di vista.

CENTRO ACCOGLIENZA LONTRANO MIGRANTI AULETTA

“Alla fine del mese di giugno -spiega Pessolano- la Prefettura di Salerno senza alcun avviso mi invia 30 migranti. Il paradosso è che la struttura è un immobile autorizzato per sole 10 persone, ma la cosa più triste è che vengo a sapere che non vi è acqua potabile. Subito dispongo accertamenti, e l’ARPAC conferma che l’acqua non è potabile. Il nostro Ufficio Tecnico accerta che non vi è allacciamento all’acquedotto e alle fognature comunali, e che le autorizzazioni esistenti sono scadute nel lontano 2003. Quindi come sindaco sospendo l’autorizzazione sanitaria rilasciata nel lontano 1999, e notifico l’atto alla Prefettura di Salerno, alla Procura della Repubblica e all’ASL di Salerno. Dopo aver visto le relative carte, ascoltato per telefono, lo stesso Direttore del Distretto Sanitario di Competenza Giuseppe Di Fluri mi diceva di chiudere immediatamente la struttura. Poi il 18 luglio ho ricevuto una notifica dalla Prefettura che mi avvisava dell’avviato procedimento di risoluzione della convenzione con la Cooperativa Namastè che gestisce il Centro di Accoglienza di Lontrano”. Fin qui tutto sembra svolgersi come nelle aspettative di Pessolano, ma poi accade qualcosa che, a quanto pare, cambia le carte in tavola. Il sindaco di Auletta adombra l’intervento di “poteri forti”, facendo anche precisi riferimenti in merito a Salvini. “Il risultato paradossale -continua Pessolano- è che proprio questa mattina (sabato) ho ricevuto dal parte dell’ASL una nota che mi informa che ora l’acqua che esce dai rubinetti della cucina è improvvisamente diventata conforme e potabile, e quindi può essere utilizzata per qualsiasi cosa. Mentre invece l’acqua presa dal pozzo, che non è potabile, è utilizzata solo per il lavaggio di indumenti, ambienti, impianti sanitari e simili”. L’ultima comunicazione dell’ASL e tanti altri segnali avrebbero fatto capire al sindaco di Auletta che l’esito della battaglia è già stato deciso. “Io sto facendo una battaglia da solo -scrive Pessolano al Segretario della Lega- e a questo punto non penso di potercela fare contro i Poteri Forti. Anche i miei colleghi sindaci -continua il primo cittadino di Auletta- che inizialmente sembravano essere con me, hanno cambiato posizione, e come sempre accade in questi casi seguono la corrente del potere. Ho scritto questo sfogo senza guardare la forma -conclude Pessolano- e la ringrazio per l’attenzione”.

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Una risposta

  1. Giuseppe Manzo ha detto:

    Conviene pero’ al sindaco pessolano di non dire a Salvini che ha dato nel 2014 la cittadinanza onoraria a Caldoro presidente(ex) della regione Campania di centro destra e nel 2015 di aver appoggiato la candidatura di suo cugino alle regionali in una lista collegata al PD super renziano.Quindi collegatissimo ai poteri forti di destra e di sinistra.Deve semplicemente ammettere che ha aderito in ritardo al sistema sprar che avrebbe evitato l’arrivo dei migranti.Il suo pensiero ora e’ dimostrare che ha combattuto.Vuole una medaglia sul campo!Speriamo solo che Salvini non scongiuri le sue dimissioni.Anche perche’ di colla sulla sua poltrona di sindaco ne ha messo tantissima.

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