“Crac Iacp Futura” a Salerno: 11 milioni di danno alla società e sette persone indagate

Questa mattina la Direzione investigativa antimafia di Salerno ha notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia nei confronti di 7 indagati, ritenuti responsabili, in concorso continuato, del reato di bancarotta fraudolenta. Il tutto nasce in seguito alle indagini sul fallimento della società a partecipazione pubblica “Iacp Futura S.c.a.r.l.”, poi ricapitalizzata in “Iacp Futura Srl”. Sette sono gli indagati dell’operazione “Scudo”. Un componente del Cda. del “Credito Salernitano”, dapprima presidente, successivamente nominato Commissario straordinario per la gestione di “Iacp Salerno” e poi presidente del Cda nonché socio di fatto della “Gesas S.r.l. Il presidente dell’epoca del Consiglio comunale di Pagani, nonché consigliere provinciale di Salerno, e  membro del Cda della “Iacp”. Nei anche l’imprenditore edile titolare della società “MarSal; l’azionista di maggioranza e direttore tecnico nonché, successivamente, amministratore unico della società “Real Edil”; un azionista della Banca “Credito Salernitano”  già Presidente del Cda della “Iacp Futuro”; l’amministratore delegato dell’epoca della società “Iacp Futura” subentrato nella carica ad altro indagato; l’amministratore unico della società “SocLiGhe”, appaltatrice di lavori da parte della “Iacp Futura”.

Le indagini, iniziate nel 2010 e concluse nel 2017, sono state condotte dalla Sezione operativa della Dia di Salerno. Le attività investigative hanno consentito di acquisire prove nei confronti degli indagati con più azioni riconducibili a un medesimo disegno criminoso, hanno posto in essere diversificate azioni finalizzate alla dispersione del patrimonio della citata società “Iacp Futura” a partecipazione pubblica, allo scopo di ricavarne illeciti profitti. Lo hanno fatto con una tenuta irregolare delle scritture contabili della società, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari della società; la concessione di finanziamenti sprovvisti di giustificazione contabile, effettuati ad un prezzo inferiore a quello di mercato con un minor ricavo, concessi dalla suddetta  società a partecipazione pubblica a più da persone giuridiche e fisiche; la corresponsione di compensi a più amministratori della medesima società a partecipazione pubblica, senza alcuna giustificazione contabile e formale, in eccedenza rispetto alle somme deliberate e riconosciute dall’assemblea della società; il riconoscimento di adeguamenti Istatspropositati e non giustificati (pari al 16,98%) in favore di società private esecutrici di lavori commissionati dalla società stesa; la delibera di un finanziamento a fondo perduto in favore del locale istituto bancario “Credito Salernitano”; la vendita, in favore di privati, di beni immobili (locali commerciali e depositi) nella disponibilità della società ad un prezzo significativamente inferiore a quello di mercato; l’acquisto di beni mobili con le risorse della società, per effettuare regalie di vario genere a privati; la destinazione di ingenti somme di danaro del capitale sociale della “Futura” per la realizzazione di progetti architettonici fittizi mai commissionati e mai realizzati; molteplici pagamenti illegittimi e preferenziali disposti in favore di società private nelle quali gli indagati avevano partecipazioni ovvero ad essi riconducibili, per diversi lavori di esecuzione di opere, in quanto gli importi venivano liquidati e pagati prima dell’emissione delle fatture; la partecipazione a società consortili con quote irrisorie ed, in particolare, la erogazione in favore del “Consorzio Salerno Casa” a titolo di elargizione formalmente schermata dalla voce “contributo consorzio”,  di ingenti somme di danaro per un periodo di tempo significativo (dall’anno 2007 all’anno 2011); l’elargizione di pagamenti, con la causale “quote consortili”, in favore del “Consorzio Caritt” (società in liquidazione), pur non risultando la “Iacp Futura” soggetto consorziato.

Un’azione criminosa che ha cagionato – secondo gli inquirenti – un significativo danno economico di oltre 11 milioni di euro (come ricostruiti dalle attività investigative) alla società “Futura” (partecipata dalla società IACP Salerno, anche in pregiudizio dei creditori ammessi allo stato passivo fallimentare.

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