Banca del Cilento, presunta usura: funzionari e impiegati tutti assolti “perché il fatto non sussiste”. Il Presidente Lucibello “Il tempo è galantuomo”

“Ritengo che il tempo è galantuomo, siamo usciti da una vicenda ingiusta con il coinvolgimento di dipendenti che hanno operato correttamente come al soliti”. E’ questo il primo commento del Presidente  della Banca del Cilento, Pasquale Lucibello in merito all’assoluzione “perché il fatto non sussiste” di tutti i funzionari e gli impiegati dell’istituto di credito dopo la denuncia presentata da un correntista. I dipendenti della Banca del Cilento sono stati rappresentati dall’avvocato Franco Maldonato. Il procedimento giudiziario era relativo a presunte irregolarità che si sarebbero verificate nel periodo tra il 2001 e il 2010, e doveva stabilire se nel caso specifico il tasso effettivo globale (Teg) applicato da sei dipendenti dell’istituto bancario avesse superato la soglia fissata dai decreti ministeriali. Gli imputati avevano richiesto il rito abbreviato proprio perché certi di dimostrare la propria innocenza. Come in effetti è avvenuto: il rito abbreviato si è concluso con l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste”.

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