Stazione Elettrica: 30 cittadini e l’avvocato che ha battuto Renzi si oppongono agli espropri di Terna

Sono circa 30 i cittadini di Montesano sulla Marcellana interessati dagli espropri che si oppongono al nuovo progetto “ridimensionato” di Terna per la costruzione della Stazione Elettrica a Montesano Scalo.

A rappresentarli l’avvocato Monica Vassallo, che nei giorni scorsi ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare una dettagliata relazione nella quale vengono elencate le loro motivazioni.

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Tutti coloro che stanno per subire un esproprio hanno infatti la facoltà di poter ENTRARE nel procedimento amministrativo, presentando all’Ente espropriante le loro osservazioni entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso. Per manifestare le proprie opposizioni i cittadini montesanesi si sono rivolti all’avvocatessa valdianese Monica Vassallo, specializzata in amministrativo e tributario e già balzata all’onore delle cronache per le sue vittoriose battaglie contro i poteri forti e le ingiustizie: ultimo caso il ko “giudiziario” inflitto all’ex Premier Renzi ed il Ministro Franceschini nella vicenda dei Direttori dei Musei.

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L’avvocato Vassallo ha ricevuto l’incarico anche dal combattivo Comitato “Nessun Dorma”, che da anni si oppone alla realizzazione delle Stazione Elettrica, nella persona della presidentessa Teresa Rotella. Inoltre una delle proprietà da espropriare è sede di una consolidata realtà industriale, che dal 1975 fornisce lavoro a centinaia di persone.

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“La realizzazione del progetto della società Terna spa, così come candidato ed ove autorizzato –spiega l’avvocato Vassallo- comporterebbe lo smembramento aziendale, con conseguente chiusura di un intero ramo produttivo, con prevedibili perdite di valore sia in termini economici per le attività ivi svolte sia per il numero di lavoratori che inevitabilmente subirebbero il licenziamento”.  Diversi i motivi dell’opposizione dei cittadini di Montesano agli espropri, con alcune delle conseguenze del nuovo progetto di Terna che vengono considerate addirittura “scandalose” dall’avvocato Vassallo. In primis la società Terna spa richiede autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di una Stazione elettrica di 22.000 mq e dei relativi raccordi aereo/cavi che sarebbe ubicata su un’area fortemente sismica: non da ultimo il terremoto di magnitudo 3.8, avente come epicentro proprio l’area della Centrale elettrica e verificatosi lo scorso 27 ottobre 2017. “Evidentemente Terna spa –si legge sul documento di opposizione- non ha valutato che si tratta di una Zona E2 (Zona Agricola), sottoposta a vincolo paesaggistico, a vincolo di rispetto fluviale (fiume Imperatore) e, soprattutto, di area fortemente antropizzata ed attraversata interamente da abitazioni e da aziende agricole di pregio, di proprietà degli odierni opponenti e dei loro nuclei familiari, costituiti in prevalenza da bambini e da giovani”. I nuovi elettrodotti aerei e la Stazione Elettrica, anche nell’ultimo progetto, sarebbero stati collocati “in modo disorganico e fortemente impattante sul Territorio, in un’area popolata, a pochi metri dalle abitazioni dei proprietari, in palese violazione dell’art. 3 della delibera di Giunta Regionale Campana n° 6148 del 15 novembre 2001, che, invece, prescrive una distanza minima di m. 500 dalle abitazioni più vicine”.

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Un capitolo a parte merita poi il “fattore rumore”: Terna spa afferma infatti che “si deve infine tenere conto del fatto che il livello del fenomeno è sempre modesto e che l’intensità massima è legata a cattive condizioni meteorologiche (vento forte e pioggia battente) alle quali corrispondono una minore propensione della popolazione alla vita all’aperto”. Affermazioni ritenute ridicole se non offensive dai cittadini montesanesi: “Appare del tutto ridicolo e lesivo della dignità umana –si legge sul documento di opposizione- minimizzare la notoria rumorosità dell’elettrodotto con la segregazione della popolazione tra le pareti domestiche, a causa delle avverse condizioni climatiche. Non si comprende quale sia la relazione tra situazione meteo e chiusura tra le pareti domestiche. Se tale relazione fosse vera, la popolazione di Montesano, vivendo in un’area ad elevata piovosità ed interessata da forte vento, non dovrebbe mai uscire di casa, neanche per lavorare e per andare a scuola e non avrebbe una vita sociale”.

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