Investimenti Territoriali Integrati, Sala Consilina promuove un nuovo Progetto di Sviluppo Comprensoriale

Gli Investimenti Territoriali Integrati ed un nuovo Progetto di Sviluppo Comprensoriale sono stati al centro di una riunione dei sindaci del Vallo di Diano svoltasi a Sala Consilina e fortemente voluta dal sindaco Francesco Cavallone e dal vice sindaco Luigi Giordano. Per gli amministratori di Sala Consilina gli ITI rappresentano un’occasione imperdibile che potrebbe dare una svolta allo sviluppo territoriale.

Ma per aderire c’è bisogno delle delibere dei comuni valdianesi, che dovrebbero essere tutti coinvolti per avere qualche speranza di successo nella progettualità. Qualche perplessità su possibili incompatibilità di un nuovo progetto ITI con i già avviati progetti delle Aree Interne e del GAL è stata manifestata da alcuni degli amministratori presenti alla riunione.

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L’ITI è uno strumento per l’implementazione di strategie territoriali di tipo integrato. Non si tratta di un intervento né di una sub-priorità di un programma operativo. Piuttosto, l’ITI consente agli Stati membri di implementare programmi operativi in modo trasversale e di attingere a fondi provenienti da diversi assi prioritari di uno o più programmi operativi per assicurare l’implementazione di una strategia integrata per un territorio specifico. Come tale, l’esistenza dell’ITI fornisce flessibilità agli Stati membri per quanto concerne la progettazione di programmi operativi e consente l’implementazione efficiente di azioni integrate mediante un finanziamento semplificato.
È importante sottolineare che gli Investimenti territoriali integrati possono essere utilizzati in maniera efficiente se la specifica area geografica in questione possiede una strategia territoriale integrata
e intersettoriale.
Gli elementi chiave di un ITI sono i seguenti: • territorio designato e strategia di sviluppo territoriale integrata; • pacchetto di iniziative da implementare; • accordi di governance per gestire l’ITI.

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Una risposta

  1. rocco ha detto:

    Sempre e solo chiacchiere, Senza infrastrutture per il TRASPORTO NON si va da nessuna parte. L’asse STRADALE c’è, l’ Autostrada A2 del Mediterraneo, manca quello FERROVIARIO, la riapertura della linea Sicignano-Lagonegro, a meno di50kmdall’ALTA VELOCITA’, ovvero SALERNO..L’hanno compreso in Irpinia( (Avellino-Rocchetta S.Antonio) in Friuli VeneziaGiulia( Salice-Gemona),con linee ferroviarie LONTANE dall’Alta Velocità. I Sindaci del Vallo di Diano su quest’argomento fanno come leTRE scimmiette: NON vedo, NON sento, NON parlo.

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