Banca del Cilento, nuovo sistema informatico. Solimeno: “Scelta strategica a supporto della crescita”
Il 2017 ha confermato la crescita della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, evidenziando un trend estremamente positivo che costituisce il migliore auspicio per affrontare le nuove sfide del mercato.
Per questo motivo l’Istituto di Credito con sede a Vallo della Lucania ha scelto la parte finale dell’anno per adeguare il proprio sistema informatico alle nuove dimensioni raggiunte, operando una sostituzione che comprende non soltanto il sistema di software utilizzato, ma anche i servizi assunti dall’esterno e messi a disposizione di soci e clienti, così come l’operatività rivolta al sociale. Dunque una scelta volta a fornire un servizio sempre migliore e più completo, ma anche un ulteriore passo nella direzione dei cambiamenti epocali attesi nel 2018, con la nuova fase del processo di aggregazione che riguarderà le BCC. Non a caso il nuovo software implementato è quello utilizzato dalla quasi totalità delle Banche di Credito Cooperativo del Gruppo Bancario ICCREA, il gruppo al quale la Banca del Cilento ha scelto di aderire.
“La scelta di effettuare la sostituzione del nostro sistema informatico nella parte finale dell’anno –spiega il direttore generale Ciro Solimeno– non arriva a caso ma è stata attentamente ponderata. In primo luogo abbiamo preso questa decisione perché il Gruppo Bancario ICCREA non è ancora ufficialmente partito. Giuridicamente il gruppo dovrebbe costituirsi nella tarda primavera del 2018, per poi partire effettivamente nel secondo semestre dell’anno. Una data per la quale noi vogliamo farci trovare pronti, con un sistema informatico di supporto perfettamente adeguato alla crescita presente e futura. Inoltre abbiamo scelto di compiere questa importante implementazione a fine anno perché in questo momento la gran parte del bilancio 2017 è definita. Così, affrontando ora questo momento inevitabile di cambiamento, ci troveremo all’inizio del 2018 perfettamente operativi. È stata quindi –conclude Solimeno- una scelta strategica sotto tutti i punti di vista”.
