Terremoto del 1980: famiglia di Polla aspetta ancora i soldi della ristrutturazione. Il Comune condannato a versare 140mila euro già nel 2011

Dal 1980 attendono i soldi, concessi loro dagli enti preposti, per la ristrutturazione della loro abitazione danneggiata dal terremoto che sconvolse l’Irpinia. A distanza di oltre 37 anni ancora nulla è stato erogato a una famiglia di Polla.  Qualcosa, infatti, nel percorso dei fondi si è intoppato. Questo pur se sono presenti sentenze a favore della famiglia in questione. La più importante è quella del 2011 emessa dall’allora Tribunale di Sala Consilina, redatta dal giudice Antonio Tarallo. Il Foro valdianese, infatti, condannò il Comune di Polla a versare la somma di 140mila euro alla famiglia per la ristrutturazione dell’abitazione. Secondo quanto raccontato dalla famiglia – che intende rimanere anonima – all’epoca dei fatti venne affittata anche un’altra abitazione dove vivere, in seguito al decreto di sfratto, per i lavori da eseguire sulla casa danneggiata. Ma poi nulla è stato fatto per la mancata erogazione dei soldi. In seguito a una lunga vicenda giudiziaria il giudice Tarallo nel 2011 ha emesso la condanna nei confronti del Comune di Polla, ora guidato dal sindaco Rocco Giuliano, di versare 140mila euro per far eseguire i lavori sulla casa danneggiata dal terremoto. Soldi, però, mai versati. Una situazione che ha creato numerose difficoltà alla famiglia sia dal punto di vista emotivo che logistico e che ora chiede a gran voce che venga messo in atto quanto sentenziato dal Tribunale. Ovvero il pagamento della cospicua cifra. Il primo cittadino di Polla, Rocco Giuliano, ha confermato la sentenza ma ha sottolineato che per versare quanto deciso dal Tribunale la famiglia “deve prima firmare il contratto con la ditta edile che dovrà svolgere i lavori”.

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