Class action del comune di Santa Marina alla Consac. La società risponde: “La rete idrica è fatiscente ed il comune non è mai intervenuto”

Nei giorni scorsi il sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato, aveva annunciato che l’amministrazione comunale di Santa Marina avrebbe intrapreso un’azione legale collettiva, una class action, nei confronti della Consac spa, “accogliendo così le numerose richieste di tutela giuridica da parte dei cittadini, che nonostante nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2017, hanno dovuto affrontare gravissimi disagi dovuti alla prolungata ed incontrollata sospensione del servizio idrico, si sono visti recapitare, per gli stessi mesi, regolare fattura di consumo”. In merito interviene la società Consac che invece sostiene che questo tipo di azione dovrebbe essere sostenuta dai cittadini a carico del Comune di Santa Marina “che, si legge in una lunga nota stampa della società, tenta di attribuire al gestore la causa delle interruzioni e delle turnazioni dell’erogazione idropotabile verificatesi la scorsa estate. La gravità della crisi idrica che ha interessato l’intera Nazione è fatto oramai noto ed abbondantemente analizzato.I suoi effetti, però, si sono avvertiti maggiormente, spiega Consac,  in quei Comuni in cui la rete idrica interna è particolarmente compromessa. Ed è questo il caso di Santa Marina, le cui perdite ammontano a circa il 53%.  Se il Comune, sottolinea la società, proprietario della rete ed unico soggetto legittimato ad intervenire con lavori straordinari, avesse nel corso degli anni sostituito la fatiscente rete interna, la grave crisi idrica da scarsità, che ha interessato il territorio e che ha massimamente colpito proprio le sorgenti di Sanza che alimentano il centro abitato di Santa Marina, avrebbe avuto ben altri esiti. Più della metà dell’acqua che Consac ha fornito la scorsa estate al Comune di Santa Marina si è dispersa a causa delle perdite esistenti sulla rete comunale, sulla quale nulla ci risulta abbia fatto il Sindaco negli ultimi decenni lasciando che tale importante e primaria infrastruttura subisse il degrado dovuto alla sua vetustà. E nel caso di specie, la responsabilità amministrativa di chi oggi, imprudentemente, prova ad accusare altri è duplice: alla responsabilità di Sindaco, che quale unico titolato non ha effettuato alcun intervento sulla rete comunale,  si aggiunge la responsabilità di chi, nella veste di consigliere regionale, non ha  ottenuto nessun finanziamento per i progetti che negli anni Consac ha predisposto e presentato alla Regione Campania e che interessano tutta l’area cilentana. Il nuovo CDA di Consac, invece, si legge ancora sulla nota stampa, grazie alla rinnovata attenzione della Regione Campania per il territorio cilentano, lavorando incessantemente tutto il mese di agosto, ha assicurato il collegamento del serbatoio comunale con la sorgente Ruotolo di Sapri ed ha realizzato un nuovo pozzo a Sanza, così mettendo definitivamente alle spalle il problema idrico per il golfo di Policastro.  E sia consentita, termina la società,  un’ultima considerazione: la preannunciata azione legale di cui il Sindaco si è fatto promotore smentisce clamorosamente i proclami di questa estate, quando l’Amministrazione annunciava a più riprese che il Comune, con la trivellazione di alcuni pozzi, aveva risolto la crisi idrica. Consac, che ha come sempre con diligenza ed abnegazione svolto appieno il proprio ruolo, non ha alcuna responsabilità nella causazione dei disagi lamentati dal Sindaco: alla drastica riduzione delle sorgenti si è aggiunta una perdita della risorsa idrica nella rete di Santa Marina del 53%”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *