La scritta “Libera” sulla lapide della migrante sepolta a Sassano. La decisione per ricordare la sfortunata ragazza ancora senza nome

“Libera”. Una sola, semplice, parola, per ricordare. Libera è la parola scelta dall’amministrazione comunale di Sassano per ricordare la giovane migrante morta durante il viaggio in Italia e “ospitata” nel cimitero del paese. Libera è la parola che verrà scritta sulla lapide della sfortunata ragazza alla quale non è stato possibile dare un nome. Libera perché “La immaginiamo finalmente libera dai soprusi, dagli abusi e da quella miseria che l’ha condotta alla morte. Riposa in pace Libera, la terra ti sia lieve”, ha scritto il sindaco Tommaso Pellegrino. “Qualche settimana fa mi hanno particolarmente colpito quelle 26 bare, nelle quali c’erano tante storie di donne che hanno creduto e sperato di poter riscattare la propria vita e quella dei figli. Accogliere quelle salme oltre ad essere un dovere civile è stato un dovere morale e umano. Perdere questa sensibilità significa annullare l’essere umano, la sua identità e la sua coscienza. Dopo aver partecipato alla cerimonia religiosa nel Cimitero di Salerno, con la mia giunta e insieme ad alcuni ragazzi del Centro accoglienza di Sassano abbiamo accompagnato in silenzio e commossi una delle donne nel nostro cimitero”. Così come fatto da numerosi altri comuni della provincia di Salerno. “La cosa che più mi ha addolorato – ha continuato Pellegrino – è non poter dare un nome a quella donna. Nella speranza che un giorno qualcuno possa riconoscerla e quindi attribuirgli il suo nome, abbiamo deciso con l’Amministrazione di scrivere sulla lapide: Libera. Immaginandola finalmente libera dai soprusi, dagli abusi e da quella miseria che l’ha condotta alla morte”.

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