Sala Consilina, Giornata della Memoria spiegata ai bambini con il gioco. In piazza la colonna dei “libri proibiti”

Torna oggi, come ogni 27 gennaio, l’appuntamento con la celebrazione della Giornata della Memoria. Si tratta di una ricorrenza molto importante per non dimenticare le vittime della Shoah e quindi lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento per mano dei nazisti e di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz e scoprirono il campo di concentramento omonimo, liberando i superstiti. La scoperta del campo di concentramento di Auschwitz fu la testimonianza concreta, portata all’attenzione di tutti, dell’orrore dell’Olocausto del genocidio degli ebrei e degli strumenti di tortura usati all’interno come i terribili forni crematori. Per questo motivo il giorno delle Memoria si celebra il 27 gennaio, come ufficializzato dalla risoluzione dell’ONU del 1° novembre 2005. Diverse anche quest’anno le iniziative svoltesi nel Vallo di Diano in occasione della Giornata della Memoria, tra le quali si è inserita la mattinata destinata alla sensibilizzazione delle nuove generazioni svoltasi a Sala Consilina, in Piazza Umberto I, organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale E20 Positivi.

GIORNATA DELLA MEMORIA SALA CONSILINA E20 POSITIVI

L’evento ha avuto inizio con l’installazione in piazza di una colonnina contenente libri oggetto di censura in epoche più o meno recenti e che all’epoca delle leggi razziali, promulgate in Italia dal regime fascista alla fine del 1938, sarebbero stati censurati. Poi protagonisti sono stati i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole medie salesi, a cui si è cercato di spiegare le conseguenze delle leggi razziali e dell’olocausto, ed insieme il significato della Giornata della Memoria, attraverso la simulazione di un gioco.  La colonnina dei libri resterà in piazza fino a domenica 28 gennaio nelle ore diurne. Successivamente i libri saranno donati alle scuole di Sala Consilina.  Perché come afferma la senatrice Liliana Segre “La Memoria è un vaccino contro l’indifferenza”

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