Polemiche sull’immondizia a Teggiano. L’opposizione chiede le dimissioni di Forlano per un post su Facebook. Il consigliere respinge le accuse

Un post crea polemiche a Teggiano. Un post del consigliere di maggioranza sul social network Facebook. Alcuni componenti di “Noi con Salvini – Vallo di Diano” hanno ripulito alcuni campi di Teggiano dai rifiuti e chiedo sempre attraverso il social che il Comune provvedesse a “recuperare” le buste di rifiuti. Giuseppe Forlano, ha scritto “Secondo me veramente la buttano loro. Gente ignobile”. Questo commento ha provocato la reazione della minoranza

Il gruppo Rinnoviamo Diano, infatti, ha stigmatizzato il fatto. “Consideriamo – si legge in una nota – inopportuna dichiarazione di Giuseppe Forlano in merito al problema sollevato da alcuni cittadini circa lo stato di degrado del territorio a causa di rifiuti abbandonati. Tale atteggiamento denota scarsa sensibilità ad una problematica che un amministratore dovrebbe tenere al primo posto nella sua agenda e un inadeguatezza al proprio ruolo istituzionale. Questi atteggiamenti inconsulti, ai quali siamo purtroppo abituati, ci convincono sempre più del dilettantismo di questa compagine guidata da un sindaco, Michele Di Candia, al suo terzo mandato che, ‘da buon padre di famiglia’ non riesce a tenere a freno le intemperanze dei suoi consiglieri. Ci auguriamo che il primo cittadino prenda le dovute distanze, chiedendo pubblicamente scusa alla cittadinanza e invitando il consigliere Giuseppe Forlano a dimettersi da un incarico che, stando ai risultati, non è nelle sue corde”.

A queste accuse ha risposto lo stesso Forlano al secondo mandato consiliare e con delega ai rifiuti: “Seguo come nella normalità le vicende civiche secondo il colore che di recente le danno a vario titolo determinati utenti dei social network. Disprezzo chi vuol dare l’immagine del paese che amo come un cumulo di immondizia stagnante senza far nulla, oltre la chiacchiera da esposizione sui social, per risolvere il problema. Pertanto, va il mio plauso agli esponenti leghisti che, pur non essendo di Teggiano, hanno oggi dato il buon esempio. Va considerato, infatti, che la normativa di settore impedisce agli apparati comunali di procedere alla raccolta di rifiuti stazionanti su aree private (e tali sono i terreni e i fossi presenti in via Vione dove sono intervenuti i rappresentanti della Lega). Ne plaudo, dicevo, l’esempio nella speranza che il senso civico comune prevalga sulla negletta mentalità di quei pochi che pensano di potersene fregare di leggi, regolamenti, diritti altrui a vivere in zone salubri e pulite. Leggo ora che la Lega chiede le mie dimissioni per averli io “accusati” di aver proceduto loro stessi all’imbrattamento. Ma credo che una cosa di tal fatta non possa assolutamente albergare in chi plaude all’esempio civico mostrato. È vero, però (ed era questo il senso del mio dire, subito dopo ribadito al sig. Leuzzi che chiedeva ragguagli sulla mia affermazione) che azioni di tal fatta non esimono le autorità dall’indagare sui responsabili degli abbandoni dei rifiuti, né nel permettere ai trasgressori di ritenere di averla fatta franca. Il pericolo, infatti, è che la presenza “riparatrice” delle associazioni o delle istituzioni politiche o amministrative porti alla nascita di un sentimento diffuso di impunità delle azioni di abbandono dei rifiuti. Già ieri sera, manco a farlo apposta, nella stessa strada oggetto dell’intervento in questione, ci segnalavano l’accensione dolosa di plastiche. L’Amministrazione civica teggianese non tollera questi abbandoni e calerà con forza tutte le armi in suo possesso affinché i trasgressori vengano puniti. D’altronde, le azioni di “persuasione” sono molteplici ed all’ordine del giorno: un progetto del servizio civile è stato focalizzato sull’ambiente e vede i giovani impegnati nello scovare i siti interessati dall’abbandono di rifiuti per procedere alla loro rimozione; nel centro storico cittadino sono stati installati dispenser di sacchetti per le deiezioni canine e di raccoglitori di mozziconi di sigarette accanto ai bidoni di raccolta delle cartacce; sono state installate due fototrappole (per le quali è stato necessario riformare il regolamento comunale sulla videosorveglianza); sono stati elevati più di venti contravvenzioni a trasgressori a vario titolo delle normative in tema di raccolta e gestione dei rifiuti; sono stati bonificati abbandoni incresciosi di eternit (cosa questa, peraltro, molto dispendiosa). È in dirittura d’arrivo, in proposito, l’istituzione di un apposito sportello comunale per la gestione dell’eternit da smaltire. Ecco, a questo titolo non mi pare che vi siano presupposti plausibili perché dia le dimissioni. Le dimissioni vanno chieste a chi resta inerte; l’Amministrazione civica teggianese dimostra sul campo di procedere alla soluzione della problematica in maniera competente, sistemica e nel rispetto delle leggi. Rimetto, pertanto, al mittente la richiesta di dimissioni e invito gli esponenti della Lega ad arricchire questa Amministrazione dei loro intendimenti utili per la soluzione della problematica qui evidenziata, evitando facili teatri di ancor più facili strumentalizzazioni”.

 

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