Elezioni del 4 marzo. Ecco come si vota

Domani si torna alle urne. Dalle 7:00 alle 23.00, infatti, oltre 50 milioni di italiani saranno chiamati alle urne per eleggere 630 deputati e 315 senatori della XVIII legislatura. Lo faranno con una nuova legge elettorale, il Rosatellum, che prevede un sistema misto, prevalentemente proporzionale. Per esercitare il diritto di voto bisogna avere 18 anni per la Camera, 25 per il Senato. Al seggio servono un documento di identità valido e la tessera elettorale. Gli elettori riceveranno una scheda gialla per il Senato e una rosa per la Camera. Ogni scheda riporterà in un rettangolo il nome del candidato nel collegio uninominale. Nella parte sottostante ci sarà il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale, con a fianco l’elenco dei candidati nel collegio plurinominale. Per votale l’elettore può apporre una croce sulla lista, estendendo così il voto anche al candidato uninominale collegato. Oppure può apporre un segno su un candidato uninominale, e il voto si estenderà alla lista o liste collegate in misura proporzionale alle preferenze ottenute nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Non è invece possibile il voto disgiunto, cioè votare per un candidato uninominale e, nel contempo, per una lista collegata a un altro candidato. Le schede – ed è una novità – saranno munite di un tagliando anti-frode che il presidente del seggio dovrà staccare prima di metterle nell’urna: un passaggio che renderà di fatto automatico il deposito della scheda da parte del presidente, e non dell’elettore. Alle ore 23 di domani, poi, chiuso l’accertamento del numero dei votanti inizierà lo spoglio delle schede del Senato; a seguire si effettuerà quello della Camera.

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