Lupo ritrovato morto a Sanza: summit tra l’amministrazione comunale e i carabinieri forestali

In seguito al ritrovamento del cucciolo di lupo ritrovato privo di vita sul monte Cervati si è tenuto nei giorni scorsi un summit tra l’amministrazione comunale e i carabinieri forestali del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni arrivati da Vallo della Lucania. Innanzitutto è stato prelevato l’esemplare per gli esami del caso e capire le reali motivazioni del decesso. Forte il sospetto dell’uso di polpette avvelenate. All’indomani del ritrovamento del lupo, il vice sindaco Tony Lettieri aveva chiesto “che l’Ente Parco si caricasse finalmente di una responsabilità per troppi anni disattesa e nel mentre chiediamo alla politica, di prendere in seria considerazione la necessità che i piccoli comuni hanno nel continuare ad esercitare quel necessario ruolo di controllo del territorio attraverso lo sblocco del Patto di stabilità che consenta nuove assunzioni di personale, anche per la vigilanza del territorio. Non si può mettere sullo stesso piano piccoli comuni di qualche centinaio di ettari di estensione e Comuni come il nostro, tra i più grandi d’Italia, dove però non si può garantire neppure il controllo della viabilità urbana con appena due unità di Polizia Municipale. Infine un appello ai cittadini alla collaborazione al fine di individuare quei soggetti, spregevoli che continuano a disseminare le nostre montagne di polpette avvelenate che stanno decimando la fauna selvatica”. Anche nel corso dell’incontro l’amministrazione ha evidenziato la necessità di un “maggior impegno, controllo del territorio” e auspicato una “collaborazione tra forestale e amministrazione comunale”, chiedendo al contempo un aumento del personale poco sufficiente per un territorio così vasto come quello di Sanza e del Cervati. E’ stato ovviamente evidenziato dagli amministratori sanzesi come i carabinieri forestali facciano il massimo ma è stata anche avanzata una proposta. “Tenere in considerazione i locali e le strutture di Sanza per ospitare il comando dei forestali del Parco”.

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