Presunti casi di evasione fiscale nel Vallo di Diano. L’ODCEC precisa: “Nessuna delle persone coinvolte è iscritta al nostro Ordine”

Fino a tre anni di carcere, una sanzione pecuniaria fino a 50.000 euro e la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato. Sono questi i rischi ai quali va incontro chi esercita abusivamente la professione di commercialista grazie alla recente modifica dell’articolo 348 del Codice Penale avvenuta con l’articolo 12 della legge n.3 del 2018.

Il legislatore ha inasprito notevolmente le pene per chi esercita abusivamente la professione. Per la Corte di Cassazione è da considerarsi commercialista abusivo chi svolge almeno una delle attività previste dal D.Lgs. 139/2005 in modo continuativo, organizzato e con onerosità della prestazione, tali da creare le apparenze dell’attività professionale. Integra l’esercizio abusivo della professione il compimento senza titolo di condotte di tenuta della contabilità aziendale, redazione delle dichiarazioni fiscali ed effettuazione dei relativi pagamenti così come la tenuta di servizio elaborazione dati, raccolta fatture attive e passive, registrazione corrispettivi, liquidazione Iva, liquidazione di situazioni periodiche con prospettive di costi e ricavi.

La nuova norma inoltre prevede anche che il cliente del commercialista abusivo possa essere chiamato a rispondere del reato di favoreggiamento per il quale la pena massima è di 4 anni di reclusione.

L’ODCEC di Sala Consilina da sempre si batte per porre fine alla piaga dell’abusivismo e a tal proposito invita a verificare sul sito internet dell’Ordine www.sala-consilina.odcec.com se il proprio consulente che opera nel territorio è iscritto oppure se è un professionista abusivo.

Finalmente una norma che favorisce la nostra categoria. Le regole per i nostri iscritti sono molto severe e rivolte a garantire la qualità del servizio alla clientela. Per citarne alcune, abbiamo obbligo di polizza professionale, formazione professionale obbligatoria, norme severe deontologiche e di comportamento tra colleghi e con i clienti, controlli su giudizi penali, soggetti a controlli Antiriciclaggio come le banche. Tutti obblighi che vengono controllati dall’ordine tramite i consigli di disciplina che possono infliggere sanzioni disciplinari che possono portare a sospensioni, censure e radiazioni dall’albo. Questa attività di vigilanza comporta oneri per gli iscritti che gli abusi non hanno. Gli abusi possono praticare prezzi più bassi non avendo alcun controllo di qualità cui sottostare. I clienti non hanno alcuna garanzia in caso di errori. La norma prevede pesanti sanzioni anche penali per gli abusivi, obbligando gli enti, come l’Agenzia delle Entrate, a verificare se il soggetto delegato dal cliente sia scritto ad un albo e in caso contrario a denunciarlo. Solleciteremo tutti gli enti, compresi gli uffici periferici, a vigilare ed a segnalare eventuali Commercialisti abusi non iscritti all’ordine e agli stessi invieremo l’elenco dei nostri iscritti che a loro volta saranno invitati a segnalarci soggetti che svolgono abusivamente la nostra professione. Sarà istituita una commissione che valuterà le azioni da intraprendere. La parola commercialista identifica la nostra professione come iscritti all’albo e non può essere utilizzata da altri soggetti.

In merito ai fatti di cronaca, che di recente hanno visto emergere presunti casi di evasione fiscale totale nel Vallo di Diano, nessuna delle persone coinvolte è iscritta al nostro Ordine così come non fa parte di nessun altro Ordine dei Commercialisti. Il nostro apprezzamento va all’ottimo lavoro svolto dalla Procura della Repubblica di Lagonegro e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina per aver fatto emergere situazioni di evasione totale.

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