“Il soccorso agli animali durante le calamità naturali diventa una priorità”, il bilancio della due giorni di Pertosa

L’evento di Pertosa è stato il primo, a livello nazionale, che ha visto l’incontro tra la Protezione civile nazionale, la Presidenza del Consiglio e le sei associazioni animaliste italiane (LAV, Enpa, Lega difesa del Cane, Leidda, Animalisti italiani e Oipa Italia), dopo il decreto legislatitivo della riforma della Protezione civile, che prevede al primo articolo la novità di avere inserito tra le priorità delle azioni di soccorso, anche quelle rivolte agli animali. La due giorni di Pertosa è servita per iniziare a fare il punto dei modelli da adottare in caso di calamità, per il soccorso degli animali d’adozione e per la sicurezza alimentare per le persone. E’ intervenuto anche il ministero per la salute. Uno dei problemi evidenziati, per esempio nell’ambito del terremoto di Amatrice e dell’Italia centrale, è la difficoltà nel salvare gli animali, se non sono identificati prima con il microchip, in quanto non si riesce a capire né quanti sono dispersi, né la proprietà del cane. Per cui è necessario  un rafforzamento nella fase dell’anagrafe degli aninali da parte dei servizi veterinari.

Nel corso della discussione le associazioni animaliste hanno esposto di versi casi di recupero e ricongiungimento con i proprietari di animali dispersi in seguito a calamità naturali. Spesso queste persone, che hanno perso tutto, sono state in parte risollevate dall’aver ritrovato il proprio animale di compagnia. Nei prossimi mesi la protezione civile e le associazioni animaliste stipuleranno un protocollo anche con i servizi veterinari, in modo che all’interno della Protezione civile ci possa essere un referente per il soccorso animali.

Il Cervene di Pertosa, il centro voluto dalla regione Campania per disciplinare e formare i veterinari nell’ambito dei soccorsi in emergenza per gli animali, si conferma un punto di riferimento utile anche per altre regioni italiane.

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