Maltrattamenti nella clinica di Venosa: tra le vittime un paziente valdianese. E’ stato picchiato più volte

Trascinato lungo il corridoio. Preso a calci e ginocchiate. Maltrattato come gli altri pazienti della clinica lager di Venosa. Si tratta di un paziente valdianese di 28 anni, vittima di ripetuti atteggiamenti violenti nei suoi confronti. Calci, pugni, schiaffi e «trascinamenti a terra» per essere trasferiti dal corridoio alle stanze: è «l’inaccettabile e penoso sistema di vita quotidiano» che hanno dovuto subire alcuni ospiti della struttura riabilitativa di Venosa in provincia di Potenza. Il tutto è stato interrotto dai Carabinieri del Nas. Su ordine del gip del Tribunale di Potenza, i militari hanno posto agli arresti domiciliari otto persone, hanno notificato cinque divieti di dimora e hanno sospeso dalla professione un neuropsichiatra e un medico. Uno dei divieti di dimoraè stato notificato a padre Angelo Cipollone, dei Padri Trinitari, direttore e legale rappresentante dell’Istituto medico psico-socio pedagogico «Ada Ceschin Pilone», dove sono avvenuti i maltrattamenti.

Maltrattamenti ai quali è stato costretto anche il paziente valdianese, con problemi psichiatrici, che in almeno due occasioni, come testimoniano le telecamere degli inquirenti, è stato vittima di percosse, trascinamenti e altri atteggiamenti violenti da parte dei dipendenti.

Una risposta

  1. MICHELE ha detto:

    QUESTE PERSONE VANNO “SBATTUTE” IN GALERA E NON AI DOMICILIARI, PERCHE’ PICCHIARE DELLE PERSONE DISABILI E INDIFESE E’ UN REATO MOLTO GRAVE CI VORREBBERO ALMENO 20 ANNI DI CARCERE.

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