Muore dopo la visita al Saut di Padula. I parenti del cuoco: “Ci hanno detto di poter andare a casa”. Sarà effettuata l’autopsia

La tragedia di ieri a Buonabitacolo, con la morte di Gabriele Orlando, ha ovviamente fatto trascorrere una Pasqua triste nella piccola comunità valdianese. C’è una inchiesta aperta sulla vicenda, con il magistrato della Procura di Lagonegro che vuole chiarire tutti i vari aspetti che hanno portato a consumare il dramma e se ci siano eventuali responsabilità. Questo anche dopo aver ascoltato i parenti della vittima. Ma andiamo per ordine: Gabriele Orlando, 63enne cuoco di Buonabitacolo, è tornato da Vicenza per trascorrere le vacanze pasquali insieme ai figli. Ieri mattina accusa dei dolori e chiede al figlio di essere portato dal medico. I due si dirigono al Saut di Padula, l’ex clinica Fischietti, e – stando al racconto dei parenti – dopo alcuni esami vengono rimandati a casa senza alcuna avvertenza. Durante il viaggio di ritorno il cuoco continua a sentirsi male. Una volta a casa va in bagno, si accascia a terra e muore. Inutili i tentativi di soccorrerlo dei figli e del personale del 118. Il figlio a questo punto chiama i carabinieri e sul posto arriva un magistrato che avvia tutti i vari accertamenti. Lo fa anche nel Saut oltre e ascolta i parenti di Orlando.. Viene sequestrata la salma, che ora giace nell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, e viene disposta l’autopsia. Si vuole quindi far luce – anche stando ai dubbi dei parenti – del passaggio dalla visita al Saut, le “dimissioni” e il ritorno a casa.

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