“SVOLTE”: il Vallo di Diano partecipa al bando della Regione Campania con un finanziamento di 64mila euro

E’ stata pubblicata sul Burc della Regione Campania  la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento presentati dai Centri Antiviolenza nell’ambito dell’avviso pubblico “SVOLTESuperare la Violenza tramite l’Orientamento, il Lavoro, i Tirocini e le Esperienze formative”. Al bando della Regione Campania ha partecipato anche il Vallo di Diano grazie ad un progetto che vede coinvolti il Centro Antiviolenza Aretusa, la Confartigianato, il Piano Sociale di Zona S10 e, come ente capofila del progetto Meta Formazione. Il progetto è rientrato nella lista di quelli ammessi a finanziamento, classificandosi al 16° posto della graduatoria per un finanziamento di 64mila euro. Il progetto ha come finalità quella di permettere a donne che hanno subito violenze o disagi di entrare in un percorso tale da mettere in trasparenza le loro competenze e per un numero limitato di loro, di fare un tirocinio retribuito di un anno all’interno di qualche azienda ai fini dell’assunzione. Si tratta in totale di 38 centri antiviolenza che potranno offrire supporto alle donne in difficoltà, di cui 12 ricadenti nella provincia di Napoli, 11 in quella di Salerno, 7 nel casertano, 6 nella provincia di Avellino e 2 in quella di Benevento, che otterranno complessivamente un finanziamento pari a 2.424.000 euro, a valere sul POR Campania FSE 2014-2020. Soddisfatta del finanziamento si è detta la Responsabile Confartigianato Salerno per il Vallo di Diano, Maria Antonietta Aquino: “ Grazie a queste risorse, spiega la Aquino, potremo dare sostegno ai tanti casi di abusi e maltrattamenti contro le donne, offrendo loro la possibilità di reinserirsi nel tessuto sociale. Come Confartigianato  ci occuperemo di orientamento e messa in trasparenza della competenze oltre che della  individuazione delle aziende in cui operare l’inclusione socio-lavorativa. La nostra speranza, termina la responsabile Confartigianato, è che questo progetto, ad oggi sperimentale, faccia capire maggiormente la problematica esistente sul territorio, fino a farlo diventare uno strumento autofinanziato”.

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