Sala Consilina, operai fanno più danni di un uragano: distruzione nel proprio giardino, l’amarezza dei proprietari
“Quello che la natura impiega decenni per creare, l’uomo è capace di distruggerlo in pochi minuti”. È questo il senso dell’amaro sfogo di Michele e Francesca Romano, residenti a Sala Consilina in Via Tressanti, dopo il vero e proprio scempio compiuto nei terreni adiacente alla propria abitazione.
Una trentina alberi danneggiati se non distrutti, per la maggior parte pregiati noci ma anche altre tipologie di alberi da frutto.
Danni anche all’impianto di irrigazione, e sicurezza a rischio per la possibile caduta di altri rami recisi ma rimasti “appesi” e in bilico. Uno scenario sconcertante, che sembra uscito fuori dal filone catastrofico di qualche film. Eppure non è stato un uragano a causare tutto questo, ma la motosega di due operai incaricati di mettere in sicurezza la linea dell’alta tensione che attraversa la proprietà.
Certo tagliando rami ed alberi se e dove necessario, come altre volte era stato fatto. Ma questa volta gli operai, presentatisi senza alcun preavviso, hanno evidentemente esagerato. Di qui l’amarezza di Michele e Francesca, che in buona fede li hanno fatti entrare nella propria proprietà senza poter controllare il loro operato, perché impegnati in altre attività.
E che alla fine sono rimasti sotto shock per l’inutile distruzione di due filari di noci e di tanti altri alberi all’interno della propria tenuta.