Teggiano, terminato il restauro della Lastra Aragonese voluto dai giovani del Rotaract

È stata illustrata a Teggiano, presso il complesso della SS. Pietà, la bella iniziativa dei giovani del Rotaract Club Sala Consilina – Vallo di Diano, che hanno finanziato il restauro della “Lastra Aragonese”, una delle testimonianze in pietra più importanti del Quattrocento nella Città d’Arte del Vallo di Diano.

L’incontro ha registrato gli interventi del presidente del Rotaract valdianese Cono Tropiano, del Presidente del Rotary Club Sala Consilina – Vallo di Diano Antonio Gnazzo, del Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Monsignor Antonio De Luca, di Rosa Carafa (in rappresentanza della Soprintendenza Abap di Salerno), di Marco Ambrogi (Direttore del Museo Diocesano), dell’Assessore Conantonio D’Elia e di Gelsomino Parascandolo, in rappresentanza della ditta IRIS di Buonabitacolo che ha effettuato il restauro.

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Dopo la presentazione dell’iniziativa i presenti hanno potuto visitare il lapidario e ammirare l’opera. La Lastra Aragonese è una preziosa testimonianza della congiura dei Baroni del 1487. La scultura a bassorilievo in pietra calcarea locale (cm. 106x120x23) rappresenta una testimonianza storica di rilevante importanza per Teggiano, in quanto definisce una svolta politica nei rapporti della casata dei Sanseverino con i regnanti Aragonesi, ed era collocata sul muro del campanile di Santa Maria Maggiore.

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Un importante elogio ai giovani che hanno reso possibile l’iniziativa è venuto da Monsignor Antonio De Luca: “Non è possibile –ha detto il Vescovo della diocesi di Teggiano Policastro- parlare di fede senza tenere presente la bellezza, ed è importante che i giovani si interessino del loro territorio: così la memoria genera futuro, altrimenti sarebbe semplicemente ricordo”. Non è la prima volta che la famiglia Rotariana presta attenzione alla città d’arte del Vallo di Diano. Negli anni passati il Rotary ha finanziato il restauro dello splendido portale del monumentale complesso della SS. Pietà, e di una stele in pietra locale situata nel Seggio, il luogo dove si riunivano gli antichi amministratori della città. (FONTE GEPPINO D’AMICO)

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