Uffici del Genio Civile trasferiti da Padula a Sala Consilina: manifesto al veleno contro il sindaco Imparato

Gli uffici del Genio Civile, trasferiti da Padula a Sala Consilina,  (dove sono ospitati gratuitamente presso la sede dell’ex Tribunale), sono l’occasione per un fortissimo attacco contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Imparato da parte del gruppo di minoranza consiliare “Padula Bene Comune”.

MANIFESTO GENIO CIVILE LUGLIO 2018

Al veleno il manifesto pubblicato dalla minoranza, che accusa il primo cittadino: “Non solo strafottenza, non solo noncuranza -si legge sul documento-  ma anche menzogna! Gli Uffici del Genio Civile, presenti a Padula sin dal 25 maggio 2006, ci sono stati scippati e trasferiti in altro Comune!” A questo punto il gruppo di opposizione elenca quelle che ritiene le “cause” del trasferimento della sede del Genio Civile: “Le dimenticanze -si legge ancora sul manifesto- di questa Amministrazione Comunale, nemica della Città che dovrebbe governare; le immancabili bugie di chi mente a se stesso oltre che agli altri; le pigrizie organizzative e di gestione del patrimonio comunale; la non volontà di agire nell’orizzonte di un futuro già avvistabile per evitare danni che ricadono sui Cittadini; l’incapacità di trovare soluzioni ai problemi, malgrado siano stati più volte segnalati”. Dal gruppo Padula Bene Comune ricordano che nel mese di febbraio 2017 era stato affisso un altro manifesto con il titolo “Dalla rinuncia alla resa”, nel quale si metteva la pulce nell’orecchio del sindaco Imparato sulla ventilata notizia del trasferimento. “Il 2 marzo 2018 -continua il manifesto- con interrogazione urgente, abbiamo chiesto allo stesso Sindaco se fosse a conoscenza di questa notizia e quali iniziative intendesse compiere per evitare che si avverasse. Risposta lapidaria del Sindaco, in data 23 marzo, cosi sintetizzata: NON NE SO NIENTE. Questi sono il Primo Cittadino e l’Amministrazione che Padula si ritrova -rincarano la dose dal gruppo di minoranza- il rossore della vergogna accompagna giorno dopo giorno il declino di questa splendida Città, che ora si avvia irrimediabilmente verso livelli di irrilevanza e di marginalità. La storia -conclude il manifesto- oltre che i cittadini, ve ne chiederà conto!”

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