“Rete ferroviaria italiana esclude la stazione di Sicignano tra quelle da ammodernare”

La stazione di Sicignano degli Alburni esclusa dai lavori di ammodernamento di Rete ferrovaria italiana. Una piccola ma importante stazione, anche perché il famoso “a spola” tra Sicignano e Polla senza fermate intermedie vedrà proprio da Sicignano partire la diramazione per Lagonegro, come in occasione della sospensione temporanea del 1987.
“Un servizio, che il Comitato ripete incessantemente come la goccia che scava la pietra, da pensare senza fermate intermedie e con una percorrenza di venti minuti alla velocità media di 75 km/orari, senza necessità di interventi infrastrutturali nelle vecchie stazioni di Castelluccio, Galdo, Petina, Auletta e Pertosa, alcune delle quali fatiscenti e irraggiungibili”. Rocco Panetta ha inviato una email ufficiale all’Assessore Matera per sottolineare la grave mancanza di Sicignano nella lista delle stazioni da ammodernare, apparsa sul sito ufficiale della Regione Basilicata. Nella missiva Panetta evidenzia che RFI ammodernerà, sulla linea Battipaglia-Potenza, le stazioni in territorio campano di Buccino, Contursi, Eboli con esclusione di Sicignano. “Quest’ultima ha invece priorità assoluta in quanto capotronco di un’altra linea, la Sicignano-Lagonegro. Come scenderanno e saliranno i passeggeri del Frecciarossa 1000 alla stazione se non vengono rialzati i marciapiedi a 55 cm e non viene costruito un sottopassaggio? Perché non vengono installati i nuovi scambi nella medesima stazione che permettono ai treni una velocità di 60 km/ora anziché di 30km/ora. Ricordiamo, come Comitato, che RFI dovrà fare, contemporaneamente, pochi lavori (automatizzazione dei passaggi a livello esistenti ed attrezzaggio di un posto di manovra per emergenze a Petina) per consentire il traffico commerciale dei treni regionali, con esercizio “a spola” (un solo treno in circolazione, per volta, sulla linea che va avanti ed indietro) come quello esistente tra la stazione di Fidenza e quella di Salsomaggiore Terme (12 km), sui 26 km del tratto Sicignano-Polla, il giorno dopo la riapertura della linea per i treni turistici, finanziata dalla Regione Campania”.

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