Arriva il ministro ed “evaporano” gli amministratori locali. Mida, 5 Stelle e vari comitati a confronto con Costa

La visita del ministro dell’Ambiente Sergio Costa è stata una vera e propria novità per il Vallo di Diano. Da tempo una carica dello Stato così alta non era in visita nel territorio. L’occasione è stata la giornata del Creato organizzata dall’Ordine Francescano Secolare della Campania e della Gioventù Francescana Campania-Basilicata. Ad accogliere il ministro Costa, il sindaco Paolo Imparato e tutta l’amministrazione di Padula, il presidente del Parco, Tommaso Pellegrino con il suo staff. il capitano dei carabinieri Davide Acquaviva e … nessun altro politico valdianese. Pochissimi anche dalla provincia di Salerno. Un autogol clamoroso. Eventuali scuse sul mancato invito o su situazioni “contingenti” non possono essere accettate. Arriva un ministro nel Vallo di Diano, tra l’altro dell’ambiente, tema sempre caldo per gli amministratori locali e non c’è nessuno? Clamoroso è dir poco. Per fortuna che erano presenti centinaia di cittadini, i francescani e numerose persone che fanno politica sul territorio al di là delle cariche amministrative e di organigrammi di partito. Così il presidente della Fondazione Mida, Francesco D’Orilia, ha potuto presentare al ministro Costa le problematiche dell’accesso alla grotta – da anni chiuso – e parlare con il disponibilissimo generale delle bellezze del sito. Così ad, esempio, Giuseppe di Giuseppe, esponente di spicco del movimento 5 stelle del Vallo di Diano ha potuto consegnare nelle mani di Costa la sua proposta di legge per la modifica delle legge quadro sui parchi, al fine di salvaguardare i territori dal rischio trivellazioni attraverso la salvaguardia dei bacini idrici e le loro aree di ricarica. O ancora il Comitato No Terna ha presentato le proprie istanze con l’architetto Teresa Rotella o l’opposizione di Padula che ha sottolineato la situazione dell’area del Mandrano. Loro hanno sfruttato l’occasione. Amministratori e politici “ufficiali” del territorio no. Per l’ennesima volta.

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