Sicurezza pubblica nel Vallo di Diano. Incontro in prefettura con sindaci e il capitano Acquaviva

Si è tenuta questa mattina, presso il Palazzo del Governo, la seconda riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargato alla partecipazione dei sindaci della provincia di Salerno, iniziativa inaugurata la scorsa settimana dal Prefetto di Salerno con lo scopo di instaurare un contatto diretto con gli amministratori locali attraverso incontri settimanali per macro-aree territoriali.

Ad essere coinvolti, in questo secondo appuntamento, sono stati i comuni del Vallo di Diano, Valle del Calore, Valle del Tanagro e Monti Alburni: presenti, dunque, i sindaci di Bellosguardo, Caggiano, Corleto Monforte, Montesano Sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Roscigno, Sala Consilina, Salvitelle e Teggiano,  i vertici provinciali delle Forze di Polizia e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, il capitano Davide Acquaviva, territorialmente competente. La presenza di animali randagi – specie canini – e vaganti con ripercussioni negative sulle coltivazioni e sulla sicurezza degli utenti della strada, la commissione di piccoli furti nelle aziende agricole, le problematiche nella gestione della “fida pascolo”,  l’abbandono di rifiuti e gli atti vandalici, il disagio sociale che si manifesta nella ludopatia e nel gioco d’azzardo sono stati gli argomenti affrontati nella seduta del Comitato. Altre fenomenologie delittuose sono state evidenziate, invece, nel comune di Sala Consilina, che risente della presenza di un importante snodo autostradale e della vicinanza con la Basilicata e la Calabria.L’incontro si è rivelato particolarmente interessante perché ha costituito per molti amministratori la prima vera occasione di confronto con la Prefettura e con i vertici delle Forze di Polizia ed ha lasciato emergere uno spaccato della provincia caratterizzato dalla presenza di comuni a dimensione demografica ridotta – fatta eccezione per Sala Consilina – ma di grande estensione territoriale e fascino paesaggistico, in alcuni casi di difficile accessibilità, con un’economia prevalentemente agricola, caratteristiche che si riflettono inevitabilmente nelle problematiche segnalate dai sindaci, che hanno lamentato anche la scarsità delle risorse e delle professionalità a disposizione nell’erogazione dei servizi. Nel contempo, è stata evidenziata l’importanza dell’attività svolta dalle Forze di Polizia in questi territori – meno connotati dalla presenza di fenomeni di illegalità che, proprio per questo motivo, vengono maggiormente percepiti dalla popolazione residente – poiché rappresenta il segnale della presenza dello Stato e dell’attenzione delle Istituzioni al territorio, nonostante la lontananza rispetto al capoluogo e le difficoltà connesse all’impervietà di alcune zone.Al termine della riunione, in considerazione delle caratteristiche geomorfologiche e delle criticità esaminate, il Prefetto ha suggerito ai sindaci di “mettere a fattor comune” le risorse disponibili: la realizzazione di servizi associati, a partire da quello della polizia municipale, e di progettualità ad ampio raggio, ad esempio in tema di videosorveglianza, potrebbero rappresentare valide soluzioni operative per razionalizzare ed ottimizzare le risorse disponibili.In tale percorso è stata assicurata la più ampia disponibilità della Prefettura nel supportare i sindaci, invitati a continuare a svolgere il ruolo di sentinelle del territorio, sensibilizzando anche i cittadini ad una partecipazione attiva nella prevenzione dei reati, e a segnalare tempestivamente  alle Forze di Polizia qualsiasi circostanza sintomatica di devianza.

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