Sassano, martedì la manifestazione conclusiva del Centro di Welfare Comunitario Nicola Di Brizzi

Oltre 60 ragazzi provenienti da tutto il Vallo di Diano interessati da attività formative, 25 giovani con meno di 35 anni assunti, insieme a diversi altri over 35 anni, circa 100 tra minori e adolescenti fruitori totali dei servizi.

Sono alcuni dei numeri che caratterizzano il bilancio conclusivo del Centro di Welfare Comunitario Nicola di Brizzi, il progetto finanziato nel Vallo di Diano attraverso l’avviso pubblico “Giovani per il Sociale” dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Piano di Azione e Coesione “Giovani no profit”. La manifestazione conclusiva del Progetto è in programma a Sassano martedì 23 ottobre, con inizio alle ore 18:00 presso Palazzo Babino. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale Prometeo 82 e altre tre realtà impegnate nel sociale: l’Associazione Solidarietà e Sviluppo ONLUS, Agonè Cooperativa Sociale ONLUS e l’Associazione Mutua Orchidea. Fondamentale anche la collaborazione del Comune di Sassano, dell’Istituto Omnicomprensivo di Padula e del Piano Sociale di Zona S10 e dei media territoriali, tra i quali in prima fila Italia 2 TV.

centro di welfare comunitario nicola di brizzi

Il Vallo di Diano è stato il protagonista assoluto di tutte le attività del Centro di Welfare Comunitario Nicola di Brizzi, la cui sede non a caso è stata attivata nella frazione di Silla, nel Comune di Sassano, località centrale rispetto ad altri paesi della Comunità Montana valdianese e in grado di attrarre i giovani dei territori limitrofi. Ambiziosa ed articolata la “mission” del progetto: incentivare i giovani ad investire nella propria comunità, attraverso percorsi di orientamento professionale e lavorativo; creare luoghi di socialità e scambio tra gruppi di pari e sensibilizzare la popolazione giovanile e la comunità tutta alla necessità e all’opportunità di costruire nuovi percorsi di scambio intergenerazionale;  promuovere la cultura ed i servizi necessari ed utili a “conciliare” i tempi di vita e di lavoro delle giovani coppie, rendendo più agevole il raggiungimento delle pari opportunità; coinvolgere inoltre la popolazione attraverso vari momenti di riflessione e condivisione del progetto.

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