L’on. Enzo Mattina contro il DDl sulla legittima difesa. “Consegno la mia pistola nelle mani dei carabinieri”

“Non stupitevi se pubblico la foto di una colt; di lato trovate anche il verbale che attesta la mia consegna dell’arma ai carabinieri”. Con queste parole pubblicate su FB, l’on. Enzo Mattina palesa la sua assoluta contrarietà a quanto contenuto nel nuovo disegno di legge sulla legittima difesa annunciando di aver consegnato nelle mani dei carabinieri di Buonabitacolo la sua pistola. “La comprai negli anni “70 su sollecitazione della DIGOS, afferma Mattina, quando nelle risoluzioni delle BR il mio nome fu ripetutamente richiamato, insieme con minacce di vario tipo. Fui costretto a prendere il porto d’armi e per alcuni anni quell’attrezzo l’ho dovuto portare dietro quando uscivo da casa, dalla FLM o da altro luogo in cui mi recavo. Non mi è mai piaciuto. Quando mi fu assegnata una scorta, che mi ha seguito e protetto per molti anni, e non mi stancherò mai di ringraziare poliziotti e carabinieri che ricordo con  grande stima e affetto, non l’ho più voluta con me.L’ho conservata con tutta l’attenzione possibile.

Ho deciso di disfarmi dell’attrezzo, dopo aver letto il disegno di legge sulla legittima difesa. Liberalizza la detenzione delle armi e prevede l’immunità non solo per chi si difende da una aggressione acclarata, ma anche per chi è in preda ad agitazione per il timore di un’aggressione, stato d’animo che può verificarsi sia perché si trovi dinanzi un estraneo in casa sia perché lo individui da una finestra nel pollaio o in altro luogo di sua proprietà. Nel provvedimento non c’è una sola parola sui requisiti che il detentore dell’arma deve possedere; eppure abbiamo visto che ci sono persone con tanto di porto d’armi che hanno sparato addosso a dei poveracci solo per il colore della loro pelle. Abbiamo visto cosiddette persone perbene che hanno sparato appuntiti piumini dalle loro case a passanti sempre solo colpevoli di avere un colore della pelle diverso dal nostro. Ogni giorno c’è la drammatica notizia di cosiddette persone perbene che sparano addosso a mogli, fidanzate e amanti. Gli italianissimi criminali, che normalmente fino a quando non vengono incriminati dopo complesse indagini che durano anni, avranno la possibilità di dotarsi di tutte le armi possibili; per come sono formulati gli articoli del DDL, chiunque potrà detenere anche un bazooka e armi da guerra. Figuriamoci se i criminali in cravatta non approfitteranno dell’opportunità che viene loro offerta. E che diremo se un giorno uno di quei ragazzi che aggrediscono i loro insegnanti per un cattivo voto o un rimprovero dovesse tornare anche a casa, prendere le armi detenute dal padre o dalla madre e tornare a scuola sparando addosso a insegnanti e a compagni? In Europa si copia sempre il peggio d’oltreoceano; siamo sicuri che tra noi non ci siano imitatori degli stragisti che seminano morte nelle scuole e nelle università americane? Siamo sicuri che gli esaltati di gruppi neonazisti non ci proveranno a portare le loro gesta di morte in una sinagoga? Il mio gesto, termina l’on. Mattina è la testimonianza del rifiuto di questa deriva da far west che i nuovi governanti stanno costruendo”.

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