“Decisivo attacco al territorio” arrivano le dichiarazioni di Diano Futuro Rete Civica

Arrivano puntuali le dichiarazioni da parte del referente del neonato movimento DianoFuturo-Rete Civica , Giovanni De Lauso sulla paventata chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Polla. Con un comunicato stampa De Lauso esprime il suo rammarico e le sue proposte. 

“Rappresenta un ulteriore, decisivo attacco al territorio e una misura anticostituzionale la paventata chiusura del punto nascita dell’ospedale di Polla, un fatto che va ulteriormente a indebolire l’offerta sanitaria della struttura ma che, era già scritta nel piano nazionale sanitario del 2015, ripreso e riproposto integralmente dalla regione Campania, nel quale gli ospedali di Polla e Sapri venivano declassati a Pronto soccorso entro il 2018/19.  Tutti erano a conoscenza di questi discriminatori indirizzi ma tutti, come sempre, hanno continuato a far finta di niente. Con queste parole, Giovanni De Lauso, presidente del nascente movimento politico Diano Futuro Rete civica commenta la mancata concessione della deroga all’Ospedale di Polla per quanto attiene il mantenimento del punto nascita nel nosocomio valdianese. Non è più possibile – continua De Lauso – assistere passivamente a questi gravi e reiterati atti di saccheggio del nostro comprensorio, la politica e i cittadini del Vallo di Diano devono passare a forti e concrete prese di posizione. I nostri Amministratori non sono più credibili. Se davvero vogliono fare gli interessi del Vallo di Diano come dicono a parole, devono smetterla di organizzare inutili riunioni a babbo morto, non servono a niente, la storia dell’ultimo ventennio purtroppo, lo dimostra impietosamente e tragicamente. Abbiamo perso tanti servizi, strutture e con esse occasioni di lavoro per i nostri giovani, è segno che così non va. Invito i nostri amministratori, pertanto, ad avere uno scatto di orgoglio, di responsabilità e di dignità, consegnino in blocco le loro dimissioni in mano al Prefetto di Salerno, una presa di posizione forte e concreta, tutto il resto appartiene all’inutile teatrino della politica vadianese che nulla ha saputo tutelare in passato e nulla conserverà per il futuro. Anche noi cittadini potremmo pensare di organizzarci in modo tale di non pagare in toto o in parte le imposte che lo Sato e la regione ci impongono. Le tasse si pagano per avere in cambio prestazioni e servizi da parte dello Sato e degli Enti locali. Se questi servizi sono di qualità sempre più scadente o, addirittura veniamo privati totalmente di importanti  infrastrutture, mi chiedo perché pagare le tasse. Insubordinazione fiscale, tutti insieme. Portiamo le nostre bollette al Prefetto di Salerno, alziamo la testa, la storia la possiamo cambiare anche e soprattutto noi cittadini, la politica locale, a tutti i livelli purtroppo, ha incontestabilmente e miseramente fallito”.

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