Comuni Ricicloni 2018: i comuni del Vallo di Diano in “caduta libera” nella classifica di Legambiente

Dopo anni di importanti riconoscimenti per diversi comuni del Vallo di Diano nell’ambito del Premio comuni ricicloni 2018 di Legambiente il dato che balza all’occhio, quest’anno, è che proprio i comuni che hanno detenuto molti anni il primato nell’ambito della raccolta differenziata sono praticamente assenti nelle classifiche della loro categoria o comunque solo dopo l’80esimo posto nella classifica generale. L’unico comune del Vallo di Diano premiato nella sua categoria, ossia quella dedicata ai comuni che contano tra i 10mila  ed i 20 mila abitanti è Sala Consilina con il 76,33% di raccolta differenziata. Scompare del tutto il comune di Sassano, che nel 2017 è stato decretato “Comune Riciclone Campano” con il 97% di raccolta differenziata. Ebbene il comune non compare nelle prime 10 posizioni della sua categoria e nella classifica generale si attesta al 332 posto con una percentuale di raccolta differenziata compresa tra il 55 ed il 60%. Un altro dato che deve far riflettere è anche la discesa libera di tanti altri comuni del Vallo di Diano nella classifica generale stilata da Legambiente: Atena Lucana si trova al 114 posto, seppur ancora tra quei comuni in cui la raccolta differenziata supera il 65%. Tra questi comuni troviamo nel Tanagro, Auletta al 72° posto con il 74,89% di raccolta differenziata e Salvitelle al 152° posto con oltre il 70% di differenziata, scendendo ci sono Sanza al 167° posto con una percentuale che sfiora il 70% di raccolta differenziata, Polla al 199° posto con il 67,30%, segue Padula al 204° posto con il 67,04%. Sotto il 65% di raccolta differenziata il resto dei Comuni del Vallo di Diano. Fanalino di coda nel Vallo di Diano il piccolo centro di Casalbuono tra quei comuni contrassegnati da bollino rosso ossia dove la raccolta differenziata è inferiore al 55%. Il suo piazzamento, infatti è al 463 con il 50,44%. Tra i Comuni cilentani Tortorella, è stato insignito del titolo di comune “riciclone” con il 98 per cento di differenziata. Insomma dati che devono far riflettere: la questione ambientale è un tema caldo da affrontare nel nostro territorio, sembra che non bastino le tante attività di sensibilizzazione o i dati ormai quasi certi che creano un legame amaro tra abbandono di rifiuti, inquinamento e malattie tumorali. Non dovrebbe essere una tabella o i dati allarmanti che emergono a dover far svegliare le coscienze di amministratori e cittadini per capire finalmente che la terra ci restituisce tutto il male che noi le procuriamo.

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