Va in pensione il “Maigret” della Compagnia carabinieri di Sala Consilina: il luogotenente Francesco Argento saluta dopo 37 anni di carriera nell’Arma

Cappellino con visiera perennemente indossato, marsupio, barba incolta, e in borghese. Sempre. Francesco Argento da anni ha questa come “divisa”. Borghese per scelta e per necessità investigativa. Lui che è un carabiniere da 37 anni, grado luogotenente, e che con la divisa ha difeso l’Italia nei confini della Penisola e anche all’estero. E dopo 37 anni di onorata carriera il “Maigret” della Compagnia di Sala Consilina saluta la divisa e va in pensione. Lui è stato il capo per anni degli investigatori valdianesi, segugi (pochi) che indagano sulla criminalità del territorio, che risolvono omicidi e cercano di proteggere un comprensorio che isola felice non è e che spesso è al centro dell’attenzione delle organizzazioni criminali e dei piccoli malviventi. E lo fanno coi pochi mezzi a disposizione. Ebbene questi segugi ora avranno un mezzo (importante) in meno. Il luogotenente infatti dal primo dicembre è andato in pensione e la squadra, che vede il capitano Acquaviva e il tenente Ragano come vertici da ufficiali, sarà monca. Argento che vanta missioni in Campogia e nel Kosovo e che ha lavorato sia nelle stazione carabinieri che nei corpi specializzati si dedicherà – come fa Maigret – all’agricolotura e al buon vino, sue passioni, insieme alla famiglia, che ha coltivato in questi anni. Diversi i risultati ottenuti sul campo, diversi i criminali assicurati alla giustizia e i casi risolti grazie al suo operato e quello del suo storico “vice” Isgrò. Ora i segugi della Compagnia del Vallo di Diano avranno un’arma “mentale” in meno così come i criminali avranno un fastidioso “nemico” in meno.

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