Manca l’ortopedico a Polla, ferita grave trasferita a Eboli. Il sindaco Rinaldi: “Situazione inaccettabile”

C’è un risvolto sanitario sull’incidente di Montesano sulla Marcellana di ieri mattina. Ovvero il trasferimento “obbligatorio” della donna ferita a Eboli. E questo per l’assenza di medici al “Luigi Curto” di Polla. Lo conferma anche il sindaco Giuseppe Rinaldi, tra l’altro primo soccorritore della signora ora ricoverato in prognosi riservata. “Sono stato ieri testimone diretto di come la rete di emergenza sanitaria e il piano ospedaliero nel e del Vallo di Diano vadano immediatamente rivisti e potenziati”. Questa la ricostruzione del primo cittadino una volta arrivo, per caso, sull’incidente. “Chiamo il 118, velocemente arriva l’ambulanza dall’ex clinica Fischietti, centro su cui da tempo ci battiamo con colleghi di Padula per potenziarlo a Psaut; il personale sanitario soccorre la donna con competenza e chiama la centrale per chiedere dove portarla essendovi probabilmente fratture dovute all’incidente; risposta? Ospedale di Eboli perché a Polla non c’è nel fine settimana un ortopedico disponibile. Non finisce qui: arrivano ad Eboli – racconta – ed essendo la donna trasportata su barella spinale, i nostri sanitari, ripeto ottimi, devono attendere che vengano restituiti gli attrezzi sanitari propri dell’ambulanza per renderla funzionale e poter ripartire; intervento 10.20 circa rientro da Eboli intorno alle 14. Quattro ore che il Vallo diDiano ha solo ambulanza medicalizzata a Teggiano. Se un cittadino di Tardiano in quelle ore avesse avuto necessità urgente, il tempo da Teggiano a Tardiano o addirittura l’assenza se questa ultima ambulanza fosse impegnata altrove, non so che sarebbe successo. Questo è il punto: se dovesse succedere una pluriemergenza come e cosa faremo? ricordo che a Tardiano eravamo riusciti ad avere una ambulanza seppur di tipo B ma l’Asl l’ha ritenuta antieconomica e l’ha chiusa. Se davvero vogliamo parlare di sanità nella Strategia delle Aree Interne dobbiamo istituire, questa è la mia proposta che oggi protocollerò al Presidente della Comunità Montana, quanto prima, un tavolo operativo tra Conferenza dei Sindaci, Asl, Regione e tutti soggetti del settore che tratti di questi temi senza esitazione! La questione del punto nascita, una questione che non doveva proprio “nascere”, ce lo insegna… gli organi politici preposti, competenti, al momento non funzionano e se anche funzionassero hanno una portata più ampia. Organi che necessitano di rinnovamento come chiesto da diversi colleghi all’ultima riunione a Polla. A noi serve una discussione e una proposta seria e concreta a livello comprensoriale. Questo è un territorio che ha bisogno di una sanità funzionante e ritengo che la rete emergenza sia fondamentale per garantire la sicurezza di chi vive. I sindaci devono proporre, chiedere interventi e a volte anche denunciare quando non hanno mezzi e competenza per agire immediatamente”.

Una risposta

  1. Dott. Nunzio Antonio Babino ha detto:

    Oggi è previsto a Roma un incontro molto importante, probabilmente decisivo, per i Reparti di Ostetricia-Ginecologia, Unità neonatale e relativi Centri nascita degli Ospedali di Polla e di Sapri.
    Qual è la proposta dei Sindaci del Vallo di Diano e Tanagro e del Golfo di Policastro, adottata all’unanimità nelle sedi istituzionali e trasmessa per iscritto agli Organi competenti?
    Eppure le riunioni non sono mancate! I proclami, gli allarmi, gli appelli, sono storia di questi giorni. Manca la consapevolezza di DOVER ESSERE UNITI per un territorio che ha dato piena fiducia ai propri Sindaci eletti, spesso con tantissimi voti, e, purtroppo scopre spesso di essere stato abbandonato dalla politica che decide.
    Fateci conoscere gli ATTI deliberati, i VERBALI, l’esito delle RIUNIONI ufficiali, le DECISIONI della Conferenza dei Sindaci e del Comitato di rappresentanza della ASL Salerno. Fate, per cortesia, conoscere anche a noi, popolo del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, quali decisioni avete assunto in questi giorni e quali sono le vostre idee in merito al PIANO OSPEDALIERO REGIONALE, ultimamente approvato.
    Quali indicazioni avete dato, anche in riferimento ad una eventuale revisione del Piano Regionale Ospedaliero, con riferimento alle necessità dei nostri territori a sud di Salerno, quali Atti avete inviato alla Regione e alla ASL di Salerno, nell’esercizio delle VOSTRE COMPETENZE in materia di programmazione sanitaria ?
    Se per l’Ospedale di Polla persisterà l’assurda classificazione di “Pronto Soccorso”, sbagliata sia sul piano politico che tecnico, il Presidio ospedaliero perderà nei prossimi anni, oltre al Centro nascite, anche i Reparti di Ostetricia-Ginecologia, l’Unità neonatale, la Pediatria, la Cardiologia, l’Unità Terapia Intensiva Coronarica (U.T.I:C.), la Fisiopatologia respiratoria (Pneumologia), la Neurologia, la Geriatria, l’Oculistica, l’Otorinolaringoiatria, la Gastroenterologia, la Terapia intensiva (Rianimazione),
    Infatti, negli Ospedali classificati “PRONTO SOCCORSO”, cosiddetti Presidi ospedalieri di base, ai sensi del Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n.70, che il Piano Regionale Ospedaliero approvato intende applicare sul territorio regionale, devono restare in attività soltanto i seguenti Reparti e Servizi: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia, per un totale di soli n.56 posti letto nella fattispecie dell’Ospedale di Polla (24+14+18).
    Tutte le altre specialità, attualmente funzionanti a Polla, per effetto del Decreto Ministeriale n.70/2015, sono competenza degli Ospedali classificati Dipartimento di Emergenza ed Accettazione (DEA) di I livello.
    Così i Piani Regionali Ospedalieri negli anni passati avevano sempre classificato l’Ospedale di Polla. OGGI NON PIU’.
    Svegliatevi, illustri Sindaci, verificate e poi decidete in merito! Le vostre competenze in materia di programmazione sanitaria e di tutela della salute dei Cittadini, sono molto importanti, ai sensi deli artt. 20 e 21 della Legge Regionale della Campania n. 32 del 3 novembre 1994.

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