Omicidio di Baronissi. Capacchione e Magliacano: ex amici e compari. Possibili dissidi di lavoro la causa del delitto

La comunità di Baronissi è sconvolta per l’assassinio di Biagio Capacchione il 63enne, titolare di un’officina meccanica a Fisciano ucciso con diversi colpi di arma ieri mattina. Dopo qualche ora dal delitto i Carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno, grazie anche alle testimonianze raccolte subito dopo l’accaduto e all’acquisizione di filmati dei sistemi di videosorveglianza, hanno identificato il presunto autore dell’omicidio. Si tratta di del 57enne Vincenzo Magliacano, anche lui titolare di un’officina meccanica. Un dramma nel dramma: perché Capacchione e Magliacano fino a 5 anni fa erano amici: addirittura Biagio era stato il padrino di Cresima di Vincenzo. I due avevano cominciato insieme, per poi dividere le loro strade lavorative: Capacchione titolare insieme al fratello della Cimep nella zona industriale di Fisciano, mentre Magliacano gestiva un’officina inaugurata da poco nella zona industriale di Sava a Baronissi. Negli anni qualcosa ha fatto rompere la loro amicizia e sia Biagio e Vincenzo che loro famiglie avevano interrotto ogni forma di rapporto, anche se le attività che gestivano non andavano in concorrenza tra loro perché si occupavano di diverse tipologie di veicolo. Rapporti completamente chiusi, quindi, da circa 5 anni, eppure qualcosa ha fatto scattare la furia omicida di Magliacano che ieri mattina ha imbracciato il fucile e sparato contro Biagio Capacchione. Dopo, il presunto omicida si è allontanato dal luogo del delitto. E’ stato rintracciato dai Carabinieri in una zona boschiva di Baronissi in possesso dell’arma utilizzata per l’omicidio, un fucile da caccia regolarmente detenuto, sottoposto a sequestro dai militari. Subito dopo l’uomo è stato condotto in caserma, dove, alla presenza del Magistrato titolare delle indagini, ha reso spontanee dichiarazioni ammettendo le proprie responsabilità ed esponendo la dinamica dei fatti. Restano ancora da chiarire, invece, i motivi che hanno spinto il 57enne a colpire mortalmente il suo ex amico. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e tradotto al carcere di Salerno. Il cadavere di Biagio Capacchione, invece, è stato trasferito all’obitorio del nosocomio salernitano, dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. La tragedia di ieri ha sconvolto Baronissi, lo stesso sindaco Valiante si è mostrato provato per quanto accaduto. “Conoscevo entrambi, ha detto alla stampa, due brandi lavoratori. Due famiglie rispettabili”. “Dalle ultime notizie trapelate , rivelate dal Mattino.it, sembra i due avessero litigato per questioni di lavoro, per lavori svolti da uno piuttosto che dall’altro, ma sono solo voci che si rincorrono in una città che ancora non riesce a credere ad una simile tragedia”.