Sgominata banda dedita a furti negli sportelli bancomat, nelle case e nei negozi: aveva base a Montecorice

Dall’alba a Napoli e Padova, i carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno fatto scattare le manette nei confronti di 4 pregiudicati, un 52enne, un 28enne, un 25enne (padre e figli), e un 37enne, tutti partenopei, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti di sportelli bancomat, in abitazioni, opifici ed esercizi commerciali. Il tutto ha avuto inizio nell’aprile 2018 quando i militari intervennero sul furto in un noto istituto di credito di San Marco di Castellabate. I malviventi dopo aver scassinato la porta di ingresso avevano portato via la cassaforte dell’ATM (contenente circa 35mila euro); Gli investigatori hanno trovato i primi indizi. Dopo i rilievi e le successive indagini si è scoperta una stabile organizzazione criminosa dedica alla commissione in varie zone d’Italia di un numero indeterminato di furti ai danni di istituti di credito, opifici e abitazioni, che venivano meticolosamente pianificate in due basi operative: una a Napoli e l’altra a Montecorice, frazione Giungatelle, presso una abitazione presa in fitto da uno dei malfattori. Da qui, stabilendo con la massima puntigliosità i ruoli da assumere nel corso delle azioni delittuose, i malviventi erano solito recarsi presso località distanti anche diverse centinaia di chilometri per perpetrare furti con il concorso di pluripregiudicati assoldati all’occorrenza e mediante strumentazione necessaria a rendere inefficienti anche i più sofisticati sistemi d’allarme. Nel corso delle indagini sono stati scoperti 4 furti, di cui 3 tentati, ai danni di altrettanti esercizi commerciali della Provincia di Napoli, oltre quello nella banca di San Marco di Castellabate. Il 22 maggio scorso, ha consentito di arrestare in flagranza due soggetti appartenenti alla medesima organizzazione, responsabili di un furto a Casoria: un 51enne di Ercolano e un 55enne di Portici venivano trovati in possesso di arnesi da scasso e refurtiva. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate pettorine e cappellini riconducibili alle forze di polizia, lampeggianti, radio trasmittenti, una pistola scenica modello berretta ed atti in bianco con intestazione di reparti di forze di polizia. Le stesse investigazioni, permettevano, quindi, di raccogliere inconfutabili elementi di reità a carico degli appartenenti al gruppo criminale e disarticolare l’intera organizzazione, traendo in arresto 4 dei 5 componenti, tutti di origini partenopea.

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