Trivelle “in panchina” per i prossimi 18 mesi: il Vallo di Diano “NO Petrolio” ringrazia il Ministro Sergio Costa

Buone notizie per il Vallo di Diano, che aveva iniziato il 2019 con un nuovo allarme petrolio, generato dal permesso di ricerca di idrocarburi denominato “Monte Cavallo” di Shell che comprende diversi comuni valdianesei. Ebbene, la Shell così come pure altre multinazionali in cerca di nuovi territori da sondare per individuare giacimenti petroliferi da sfruttare, dovranno accomodarsi in panchina, almeno per i prossimi 18 mesi. L’accordo tra M5S e Lega, raggiunto grazie soprattutto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha fortissimamente voluto lo stop alle trivelle, garantisce una boccata d’ossigeno anche al Vallo di Diano, dove il “No al Petrolio” aveva apparentemente unito tutti. Insieme per una volta amministratori, enti ed associazioni, convocati dal Presidente della Comunità Montana Accetta, avevano concordato di dare battaglia anche nei tribunali contro il permesso di ricerca “Monte Cavallo”. Ed il ministro Costa, che nel mese di settembre era stato a Padula (snobbato per la verità dai politici valdianesi), ha mantenuto gli impegni presi. Ribaditi di recente dal Senatore Franco Ortolani, che aveva invece preso parte alla conferenza dei sindaci di inizio gennaio. Una battaglia vittoriosa condotta da tanti, e per la verità anche dagli attivisti locali del M5S, tra i quali Giuseppe Di Giuseppe. “Ringrazio anche io il Ministro Costa -è stato il commento del presidente dell’Ente Montano valdianese Raffaele Accetta- per aver confermato, con grande determinazione, l’impegno assunto. A nome anche del nostro territorio, che da 20 anni ha sostenuto sempre il No al Petrolio -ha continuato Accetta-  voglio esprimere sincera gratitudine, per i tantissimi contributi tecnici concessi, al Senatore Franco Ortolani”. Ortolani aveva già contributo notevolmente nel 1997, insieme alla Comunità Montana del Vallo di Diano, a bloccare la realizzazione del pozzo esplorativo di petrolio “S.Michele 1” in località “Bersaglio” di Sala Consilina. Insomma anche questa volta l’assalto al petrolio nel Vallo di Diano è stato respinto, e il Vallo di Diano ringrazia il Ministro Costa e tutti quelli che hanno contribuito. Ma certamente le multinazionali non si arrenderanno, e lo dimostrano anche le difficoltà che hanno costretto addirittura il Ministro dell’Ambiente a minacciare le dimissioni per fermare le trivelle.

AGGIORNAMENTO:

Il Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino ha incontrato a Roma il Ministro Sergio Costa per ringraziarlo anche a nome del Vallo di Diano e del Cilento per lo “Stop” alle Trivelle.

“A #roma con il Ministro Sergio Costa -scrive il Presidente del Parco sulla sua pagina Facebook- per esprimergli la mia e nostra gratitudine per aver con coraggio esercitato la funzione di Ministro dell’Ambiente, dicendo no con determinazione alle trivellazioni, senza piegarsi alle logiche di potere delle multinazionali. Azioni concrete di un Ministro che, a mio avviso, è sempre più il vero punto di riferimento in Italia di un ambientalismo moderno e illuminato”. 

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