La storia di Giuseppe Bungaro, scienziato liceale, protagonista all’Unisa

L’affascinante mondo del Cern raccontato dalla poliedrica giornalista scientifica Paola Catapano e la storia del piccolo scienziato Giuseppe Bungaro, studente liceale pugliese “tra le cento eccellenze italiane” per la vittoria del Contest for Young Scientists dell’Unione Europea. Consigli di viaggio speciali per i 1500 studenti ospiti oggi dell’ottavo giorno di UnisaOrienta, la manifestazione – giunta alla quindicesima edizione – che l’Università degli Studi di Salerno dedica all’orientamento in ingresso e all’accoglienza delle future matricole, curata dal Centro di Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato in collaborazione con i 17 Dipartimenti promotori degli 80 corsi di studio dell’UniSa.

Il day-8 di UnisaOrienta, aperto dai saluti introduttivi del rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti e della professoressa Rosalba Normando, responsabile del Caot, ha visto al tavolo dei relatori un coetaneo dei ragazzi accolti in aula magna. Giuseppe Bungaro si è raccontato così: “Tutto è iniziato nel 2013, quando mia cugina ha subito un delicato intervento cardiaco, a seguito del quale ho cominciato a studiare l’anatomia del cuore. Così ho creato un progetto riguardante le protesi vascolari. Nel 2015 è cominciata la fase di sperimentazione che mi ha portato a ottenere diversi riconoscimenti internazionali. Ringrazio i docenti del mio liceo, il Del Prete-Falcone di Sava, in provincia di Taranto, che mi hanno seguito in questi anni. Sosterrò il test di Medicina, spero di passarlo”.

Un assist al professor Carmine Vecchione, direttore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria – Scuola Medica Salernitana, che ha ricordato come “apparteniamo alla più importante Scuola Medica d’Europa e dal 2006 abbiamo formato dei giovani con i voti più alti sulla media nazionale, siamo orgogliosi dei nostri ragazzi che nei concorsi di specializzazione sono sempre tra i primi in Italia”.

Poi la testimonianza di Paola Catapano del Cern Communications: “Il lavoro potete inventarlo voi, con passione e creatività, così come ho fatto io. Ho studiato lingue e ho iniziato a lavorare da interprete. Il percorso di studio mi era piaciuto molto, il lavoro un po’ meno. Leggendo un annuncio sul Corriere della Sera mi sono presentata al Cern e sono diventata assistente del direttore generale Carlo Rubbia, Premio Nobel per la fisica. Lì mi sono sentita al posto giusto. A Ginevra ci sono 17mila persone da oltre 120 Paesi del Mondo, età media 26 anni e mezzo. Lavorano insieme ragazzi di Nazioni che non si riconoscono neppure il diritto d’esistere, perché la conoscenza va oltre ogni limite – ha spiegato la dottoressa Catapano -. Al Cern è nata la tecnologia di cui oggi non possiamo fare a meno, a cominciare dal World Wide Web”. Infine, il messaggio agli studenti: “La scienza è avventura, è passione e dà spazio a tutti, non soltanto agli scienziati, perché ognuno di noi ha un contributo fondamentale da offrire. È faticoso, ma è davvero divertente, e la vita val la pena di viverla così”.

Domani – giovedì 14 febbraio – UnisaOrienta, l’evento che si pone l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla realtà universitaria ed offrire loro utili strumenti per una scelta consapevole del futuro percorso di studio, ospiterà Paolo Trapanese, olimpionico di pallanuoto e avvocato civilista per una mattinata tra sport e studi forensi. Appuntamento alle ore 9 in aula magna.

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