Padula, alla Conferenza dei Sindaci presenti solo in 5 su 15: il brutto spot della politica agli studenti
Solo 5 sindaci presenti su 15, ovvero 2/3 di primi cittadini assenti: è quanto accaduto all’ultima Conferenza dei Sindaci convocata dal Presidente dell’Ente Montano valdianese Raffaele Accetta a Padula per discutere, tra le altre cose, di argomenti certamente non di secondo piano come la delicata situazione del fiume Tanagro, con le relative attività di gestione e manutenzione, ma anche delle problematiche della sanità nel Vallo di Diano e del trasporto pubblico locale.
E dire che l’incontro è avvenuto alla presenza degli studenti del Liceo Scientifico Pisacane, guidati dalla dirigente scolastica Liliana Ferzola e accompagnati da diversi docenti, ammessi nella sede della Comunità Montana proprio per avvicinarli al mondo della realtà politico-amministrativa del Vallo di Diano. Dunque non si capisce che cosa mai di buono avranno dovuto pensare i giovani presenti, di fronte alla diserzione in massa di 2/3 dei sindaci ad una conferenza convocata su temi importanti.
Più facile fare l’elenco dei presenti: oltre al presidente dell’Ente Montando valdianese e sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta, c’erano il Presidente del Parco e sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, il sindaco di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Rinaldi, quello di Atena Lucana Luigi Vertucci e, per Sala Consilina, l’Assessore delegato Gelsomina Lombardi. Certo gli assenti avranno avuto valide motivazioni (ma potevano almeno degnarsi di mandare i loro delegati), e fortunatamente i primi cittadini presenti hanno preso molto sul serio l’incontro e l’appuntamento. Ma resta la sensazione di amarezza per una buona occasione mancata, di fronte ad una platea di giovani valdianesi, per dare loro una immagine diversa degli amministratori locali, e per incoraggiarli alla partecipazione sociale e politica e all’interesse per i temi territoriali e per le loro difficili soluzioni.
CONFERENZA DEI SINDACI.
Guardo con amarezza questi giovani e leggo nelle loro espressioni l’assenza totale del benché minimo interesse. I loro occhi vagano nel vuoto del nulla e sono colmi di rassegnato sconforto.
Sono sicuramente bravi Ragazzi perché -comunque- sono seduti “per ordini ricevuti”; sono là “prigionieri” o “-quasi sequestrati” a tenere faticosamente a bada i loro corpi “depositati” su comode sedie.
L’iniziativa è stata -secondo me- lodevole sotto ogni aspetto e così l’apertura mentale e la lungimiranza del Dirigente Scolastico e dei Sigg.ri Docenti.
Il distacco, l’insensibilità (se non addirittura la irresponsabilità etica delle Amministrazioni assenti) hanno vanificato -o, nel migliore dei casi, impoverito- una valida opportunità di aiutare i nostri Ragazzi (io appartengo alla nobile Terra del Vallo di Diano) a “crescere” dentro, a “sentire” i problemi, che già domani saranno loro e dovranno affrontarli e risolverli… Ma come, se non li si aiuta a prenderne coscienza e non li si “allena” ad affrontarli e gestirli adeguatamente?
Io dico spesso che la vita è paragonabile all’apertura di una finestra sul mondo: in contemporanea al trascorrere del tempo, essa si spalanca sempre più e al bambino che cresce si presenta -in una visione sempre più ampia- ciò che sta all’esterno. Può vedere giardini fioriti, desolanti deserti o discariche fumanti… Dipende da come gli adulti gli hanno creato il mondo circostante oltre quelle imposte. Nella fattispecie, non si è cercato -almeno da parte di alcuni uomini pubblici- di preparare uno “spettacolo” bello da vedere (e da emulare).
C’è una massima che recita: “chi semina vento, raccoglie tempesta…” I Ragazzi di oggi dovranno -prima o poi- gestirsi da soli e governare la cosa pubblica, ma col vuoto che spesso si ritrovano dentro e il rigetto dei “grandi” che non hanno alimentato (o, peggio,) hanno calpestato i loro sogni, i loro ideali e non li hanno aiutati a crescere, faranno da soli come sapranno e spesso -date le spinte interiori non sempre (o non per tutti o molti) positive, faranno male e si scivolerà inesorabilmente verso le situazioni negative, perverse e degenerate, che danno impostazione non felice alla vita che subiamo -tutti- con crescente apprensione, impotenza, rassegnazione… Buoni solo a lamentarci, dimenticando -ipocritamente- che ognuno “è artefice del proprio “futuro” (e, in buona misura, di quello dei giovani).
Forse ho detto sciocchezze ma ognuno analizzi bene i propri comportamenti e quanto -questi- possono creare intorno e, inoltre, trovi la forza di rivederli ed usare al meglio le proprie intelligenze… Fulgido investimento sul futuro.
Ai giovani suggerisco di essere “ladri”: di “rubare” tutte le cose buone che accadono intorno (perché ne accadono… (Come la Conferenza alla quale, -Voi del prestigioso Liceo “Pisacane” di Padula- eravate presenti) nella Scuola, in Famiglia, nella Società… Di rubarle ed arricchirsene per disporre dei mezzi per contrastare disegni perversi e sferzare i lestofanti che sviliscono valori ed ideali.
Suggerisco e chiedo di preparare giorno dopo giorno -in questa loro primavera di vita- una rivoluzione culturale che porti ad una vasta crisi di coscienze e quindi a realtà più serene, umane, appaganti.
Vola, Uomo!
Entusiasmo, positività, voglia di sognare e di realizzare siano forza propulsiva verso la conquista della vita così come non siano pastoie le angustie, le contrarietà, i fallimenti. Tu, giovane Uomo -o Donna- non essere neve che si scioglie al sole. Paga il “prezzo”necessario per tenere integra la tua dignità. Sii Uomo che lotta, Uomo che pensa, Uomo che vince… Sii UOMO! (sii PERSONA!)
Mario Senatore
La lirica è un “piccolo” capolavoro. L’assonanza intride di energica tenerezza un verso che scioglie le consistenze razionali nei palpiti, nei tuffi del cuore.
Luigi Crescibene
VOLA, UOMO!
Punta in alto…
agli spazi immensi volgi la fronte.
Nella libertà del sole…
cerca la forza!
Rifuggi il tuo corpo straziato
di aghi e di chiodi;
zittisci lo spirito urlante
pavidamente implorante.
Alza il tuo capo
e fiero riprendi a volare…
E se ferita ti sanguina il cuore
continua a batter le ali
e in alto a mirare…
Alla fine sarai padrone del mondo
perché avrai posseduto il tuo cuore.
Mario Senatore
Dal libro di poesie “Gocce di Cielo”
dello stesso Autore.
Voglia di rivoluzione
(Solo la Cultura può promuovere una vasta crisi di coscienza ed operare con senno)
20 Aprile 2013
Io scrivo e penso!
Ma per chi scrivo
ciò che penso con paura?
La mente mia alza le antenne,
auspica la rivoluzione.
Ma chi l’insegue
in questo oppiaceo sonno
dell’Italia tutta?
Manca alimento
a saziare lo spirito,
manca desio
a ricercar memoria.
Davanti è posto
orrido caotico e cupo
che annichilisce e gela
ogni pensiero e gesto
e colma di paura
l’uomo rimasto nudo.
Eppur primeggia
cecità contenta
in illusoria stasi,
che nel buio ci prende,
ma calda luce
nell’effimero porta.
Non vedo braccia
levate al cielo,
intorno a me, frementi,
né odo urla assordanti
a scuoter torpore,
né Ares in cielo
mi appare…
Io son solo
a soffermarmi al ciglio.
Nessuno mi ascolta
e colma il brumoso mio vuoto
e muoio di pianto
al rifiuto di ascoltar sentenza.
Mi uccide tanta solitudine…
ma non cesserò
un istante ancora
di far da solo
la… rivoluzione.
Mario Senatore
Tratta dal libro di poesie “Realtà del Sogno” dello stesso Autore.
E-MAIL: masenatore@yahoo.it