Il Canile Comprensoriale di Sala Consilina è realtà, ecco le immagini. Porte aperte all’ASL e alle Associazioni

“Un canile per svuotare i canili”. È questo il significativo motto che ben rappresenta il nuovo Canile Comprensoriale di Sala Consilina, che questa volta è davvero prossimo ad aprire i battenti.

Abbiamo visitato il Canile Comprensoriale in compagnia del presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta, dell’Assessore Elena Gallo, del direttore della struttura Sebastian Annunziata e di Amanda Cozza, presidente dell’Associazione “Qua la zampa effe” di Montesano, a testimonianza della volontà di rendere davvero “diversa” la struttura, che mira a diventare il riferimento a sud di Salerno.

C’è voluta davvero tutta la determinazione e la testardaggine della Comunità Montana Vallo di Diano e del presidente Raffaele Accetta per evitare l’ennesimo caso di opera eternamente incompiuta. Ora mancano soltanto le ultime firme della burocrazia e gli ultimi permessi, gli arredi e le attrezzature dell’ASL, ma il taglio del nastro è imminente: e a dimostrarlo non ci sono parole ma le nostre immagini, che mostrano come i lavori siano stati davvero portati a termine nella struttura.

Che ospiterà al piano terra i laboratori veterinari dell’ASL, dove saranno effettuate non solo le sterilizzazioni, ma anche la microchippatura dei cani di proprietà. Al primo piano della stessa struttura sono previsti degli uffici, che in parte saranno messi a disposizione della parte amministrativa dell’ASL, e soprattutto delle sale multimediali attrezzate con PC e macchine fotografiche, che saranno invece messe a disposizione delle Associazioni di volontariato per pubblicare le immagini dei cani e facilitarne l’adozione. È proprio questo aspetto che caratterizza positivamente il nuovo Canile Comprensoriale: l’apertura alle Associazioni, che in altre strutture simili trovano invece porte sbarrate. Questo perché il canile, che al momento ha visto anche il completamento di box per i periodi di più lunga permanenza (circa 250 posti), insieme a quelli di prima accoglienza, si vuole caratterizzare come un canile “dinamico”, o meglio come un “centro di accoglienza” che avrà come segno distintivo un forte turn-over. Un concetto dunque moderno e all’avanguardia per una struttura la cui prima pietra era stata posata 10 anni fa: l’opera iniziata dalla Comunità Montana Vallo di Diano era stata voluta dai sindaci valdianesi, ma il completamento -che si era arenato terminata una prima trance di finanziamenti- si deve come già evidenziato in particolare alla testardaggine del presidente Raffaele Accetta, coadiuvato negli ultimi anni dall’Assessore al ramo Elena Gallo.

Vale la pena fare un piccolo riepilogo: la posa della prima pietra per la costruzione del canile comprensoriale era avvenuta il 26 maggio del 2009. Con circa 520mila euro, e attraverso due diversi appalti, erano state eseguite la recinzione dell’area, la realizzazione della struttura recettiva sanitaria (con annessi i locali di servizio al personale), e la costruzione delle strutture di box di accoglienza e di lunga permanenza. A seguito dell’alluvione del novembre 2010, si erano resi necessari ulteriori lavori di sistemazione e riempimento dell’area, per 64mila euro. Terminata questa fase, i lavori erano stati interrotti per mancanza di fondi. Dopo anni di stand-by, c’era stata una proposta della Comunità Montana Vallo di Diano e del presidente Accetta ai sindaci valdianesi: completare il canile con fondi stanziati dai comuni interessati al servizio, per poi darlo in gestione. La proposta era stata però rifiutata da diversi dei primi cittadini, che non avevano voluto accollarsi l’onere. Alla fine la modalità per finire la struttura è stata individuata attraverso la pubblicazione di un bando per la concessione della sua gestione a privati mediante la finanza di progetto. Ad aprile 2016 l’Azienda Impresim S.r.l. aveva avuto in gestione il canile per 20 anni, assicurando il completamento dello stesso, con lavori necessari quantificati in circa 1 milione e 100mila euro. Ma dopo l’apertura del cantiere, era seguito un ulteriore slittamento dei tempi dei lavori. Ed arriviamo finalmente ai giorni nostri, con la svolta che si è avuta grazie al coinvolgimento dell’Azienda Diano Project, e che ha consentito finalmente il completamento dei lavori, come confermato dal direttore della struttura Sebastian Annunziata.

 

 

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