Inchiesta Eni. Il procuratore di Polla, Francesco Curcio punta il dito: “Parliamo di grave disastro ambientale”

 

“Gli esiti di quest’inchiesta dimostrano come in Val d’Agri vi sia stato un disastro ambientale che ha compromesso tutte le matrici, terra e acqua in particolare, conseguenza di una politica aziendale, legittimamente interessata alla produzione, ma che non ha avuto di mira la tutela dell’ambiente e del territorio come avrebbe dovuto essere secondo legge”, ha dichiarato il Procuratore Capo di Potenza, Francesco Curcio, in merito all’inchiesta sullo sversamento di greggio dal Centro Oli dell’ENI a Viggiano. “Ringrazio i colleghi del Noe – ha aggiunto – ma anche una persona che non c’è più, l’ingegnere Gianluca Griffa, il quale aveva individuato per tempo e senza essere ascoltato all’interno della sua azienda, le criticità che hanno portato al disastro ambientale, uno sversamento che si è verificato negli anni successivi almeno a partire dal 2010. Si è trattato di uno stillicidio di greggio, sul quale i dirigenti ENI indagati erano pienamente consapevoli”.

 

Occorre ricordare che il procuratore Francesco Curcio è di Polla.

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