“Potenziare lo scalo di Sicignano degli Alburni”: la richiesta del Senatore Castiello al Ministro Toninelli

L’ammodernamento e ampliamento dello scalo ferroviario di Sicignano degli Alburni, per rendere possibile la fermata di tutti i treni a lunga percorrenza (Frecciarossa 1000 e Intercity), e quindi l’interscambio intermodale e integrato per il Vallo di Diano: è il contenuto della richiesta presentata dal Senatore del M5S Franco Castiello al Ministro al Ministro Toninelli e alle Ferrovie dello Stato. “Il territorio del Vallo di Diano, degli Alburni e della Valle del Tanagro -argomenta Castiello- presenta notevoli potenzialità commerciali, artigianali e industriali, oltra ad essere meta di interesse turistico e culturale. Il tessuto di piccole e medie aziende artigianali, attualmente presenti in questa area, testimonia le opportunità economiche del territorio. La Certosa di Padula, le grotte di Pertosa, le grotte di Castelcivita, il Parco Nazionale del Cilento, VALLO di DIANO e ALBURNI sono solo alcune delle mete turistiche presenti nell’area. La mobilità ferroviaria -evidenzia poi Castiello-  è la grossa carenza del Vallo di Diano, degli Alburni e della Valle del Tanagro, e ne limita di fatto il progresso e lo sviluppo economico”. Di qui la richiesta presentata dal Senatore del M5S al Ministro Toninelli e anche al MIT, a RFI e a Trenitalia, che accoglie le istanze del Comitato Riattivazione Ferrovia Sicignano-Lagonegro e del suo presidente Rocco Panetta, ed il cui fulcro è il potenziamento della Stazione di Sicignano degli Alburni. Da Sicignano, poi, mediante la realizzazione di idonea area da destinare a terminal bus, partirebbero i collegamenti su gomma con le principali stazioni della ex linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro. “Per colmare il gap infrastrutturale tra Sud e Nord -sottolinea Castiello- occorre realizzare le infrastrutture necessarie. I precedenti governi hanno la grossa responsabilità di aver consentito alle Ferrovie di distribuire in modo iniquo gli investimenti, difatti nei primi 15 anni del duemila sono stati investiti 44mld € al Nord, 24mld € al Centro e soltanto 14mld € al Sud. Con il Def approvato da questo Governo le Ferrovie sono obbligate a destinare il 34% degli investimenti al Sud. Con il riequilibrio degli investimenti e la riserva del 34% per il Sud -conclude il Senatore del M5S- possiamo anche cominciare ad auspicare un intervento sulla linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro”.

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