Il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni protagonista sulla prestigiosa Guida di Repubblica

“Il nostro Territorio è straordinario, dalla Costa alle Aree Interne, in ogni angolo è possibile scoprire scorci o panorami di immensa bellezza. Sono particolarmente lieto ed orgoglioso che a raccontarlo sarà una delle più prestigiose Guide nazionali.  Da domani, infatti, sarà in tutte le edicole e in tutte le libreria d’Italia la Guida di Repubblica dedicata esclusivamente al nostro Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni” – a parlare è il presidente del PNCVDA, Tommaso Pellegrino.

La scoperta del Territorio è affidata a una guida d’eccezione, il regista Mario Martone, legato fin dall’infanzia a diversi luoghi del Parco. Dopo un approfondimento sulla Dieta Mediterranea, di cui il Parco rappresenta la Comunità emblematica, ci si affida ai consigli da cogliere lungo gli Itinerari d’autore firmati da Serena Autieri, Lino Banfi, Vittorio Brumotti, Ruggero Cappuccio, Simone Cristicchi, Maurizio De Giovanni, Luca Miniero e Peppe Servillo.

E poi grande attenzione alle ricchezze ambientali e paesaggistiche, come  le Aree marine protette e il mare più bello e pulito d’Italia. E ancora gli Itinerari archeologici e quelli naturali, i luoghi da non perdere all’interno dell’area del Parco nazionale e le mete da raggiungere nei pressi dell’area protetta. E per ogni destinazione, i consigli giusti su dove mangiare, dormire e fare acquisti, tra artigianato e prodotti tipici.

Un viaggio completo con il quale appagare spirito e corpo, tra luoghi magici e ricette imperdibili.

“Tanti sforzi stiamo facendo per promuovere il nostro territorio e le nostre eccellenze attraverso anche  la valorizzazione e la promozione del Marchio del Parco e la “Rete del Gusto della Dieta Mediterranea“ e questo è il riconoscimento più importante. Presto presenteremo ufficialmente la pubblicazione a Roma e nel nostro Parco ma nel frattempo vi invito a comprare la Guida e a conoscere ancora di più un Territorio che ogni giorno ha sempre qualcosa di nuovo da raccontare” – conclude Pellegrino.

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