Maturità 2019. Mercoledì al via gli esami, novità nei criteri di valutazione

Il conto alla rovescia è ormai iniziato. L’anno scolastico è terminato e i quasi 500 mila studenti delle quinte superiori attendono con ansia l’arrivo del nuovo esame di maturità.

Rispetto agli anni passati, infatti, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha introdotto novità di rilievo, sia nelle modalità di svolgimento sia nelle materie d’esame. L’esame di Stato per il conferimento del diploma di maturità, infatti, sarà orfano della terza prova (da sempre una delle più temute da parte degli studenti) e della tesina da discutere nel corso dell’orale. I membri delle commissioni giudicatrici, rese note lo scorso 31 maggio sul sito del Miur, dovranno così confrontarsi per scegliere come impostare il nuovo colloquio orale, che vede cambiare il suo peso sul voto finale.

Il Miur, infatti, ha anche modificato i criteri di valutazione e le modalità di assegnazione dei crediti e dei punteggi. Il voto massimo (100/100 con lode) potrà essere raggiunto solo a patto che siano rispettate determinate condizioni. Se puntate a ottenere il voto massimo alla maturità 2019, insomma, è meglio conoscere tutte le novità che vi attendono da qui a dieci giorni.

L’esame di maturità 2019 inizierà mercoledì 19 giugno, quando i maturandi saranno chiamati a svolgere le tracce della prima prova. Il 20 giugno, invece, è il giorno della seconda prova tematica, differente per ogni indirizzo di studio.

A partire da questo anno scolastico, i maturandi dovranno affrontare delle prove scritte differenti rispetto al passato. Per la prima prova, quella di italiano, potranno scegliere tra 3 tipologie (analisi del testo; testo argomentativo; testo d’attualità) e 7 tracce scelte dall’apposita commissione ministeriale. La seconda prova scritta, tematica e differente per ogni indirizzo di studio scelto, sarà mista: non verterà su una sola materia, come accaduto sino allo scorso anno scolastico, ma da un mix di due o più materia. I maturandi del classico dovranno rispondere a domande e quesiti sia di greco sia di latino; quelli dello scientifico avranno problemi di matematica e di fisica; e così via.

Cambiamenti anche per il colloquio finale. Non verrà più discussa la tesina multidisciplinare richiesta fino allo scorso anno scolastico, mentre verrà analizzato il percorso effettuato dallo studente nel corso dell’alternanza scuola lavoro. Il proseguo dell’orale sarà poi determinato dal caso: il maturando dovrà scegliere una delle tre buste predisposte dalla commissione esaminatrice, all’interno delle quali è presente uno spunto di discussione su una delle materie d’esame.

 

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