Rischio idrogeologico del Tanagro: due giornate di studio organizzate dal Cervene e Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno

Il  progetto Pianificazione delle attività dei servizi veterinari per la mitigazione del rischio in caso di esondazione del Fiume Tanagro, voluto dal Cervene e Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, in collaborazione con l’Asl Salerno e la Comunità Montana Vallo di Diano è stato avviato per poter gestire e prevenire  le problematiche derivanti da una esondazione del Fiume Tanagro, e per mettere in sicurezza allevamenti, aziende produttive o di trasformazione. L’obiettivo del programma è l’elaborazione di un piano delle attività veterinarie che si integri nel Piano Zonale di emergenza e nei piani comunali della Protezione civile, connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici, quale l’eventuale esondazione del fiume Tanagro. Il programma è in corso e a breve partirà un questionario per le strutture aziendali, condotte dai medici veterinari dell’Asl Salerno, delle quali bisognerà conoscere la loro capacità produttiva e che chiamerà in prima linea gli allevatori, rendendoli consapevoli e informati dei rischi. Per poter meglio proseguire nel progetto, il 18 e 19 Giugno si terranno due giornate di lavoro e confronto con gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche e quello di Abruzzo e Molise, che hanno già elaborato progetti per la prevenzione del rischio idraulico. Una due giorni che avrà inizio domani 18 giugno e terminerà mercoledì 19 giugno presso la nuova sede della Comunità Montana Vallo di Diano a Padula.

Dopo i saluti di Raffaele Accetta, Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Giuseppe Fornino, Responsabile Programma H del Piano Regionale della Prevenzione ASL Salerno e Raffaele Bove, Direttore tecnico del CeRVEnE, interverranno : Michele Rienzo, direttore Ufficio tecnico Ente Montano: “Il piano di emergenza della Comunità Montana Vallo di Diano”; Barbara Toccaceli, dirigente Regione Umbria: “Linee guida regionali per le attività di protezione civile nelle emergenze non epidemiche di sanità pubblica – L’approccio umbro per la gestione delle problematiche di sanità veterinaria in contesti emergenziali”; Gina Biasini, Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche: “Zone individuate a rischio sanitario: es. Carbonchio”; Vincenzo Caligiuri, Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici: “Pianificazione delle attività dei servizi veterinari per la mitigazione del rischio in caso di esondazione del Fiume Tanagro”; Paolo Migliaccio, Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise: “Il ruolo del IUVENE (Centro di referenza Nazionale per l’Igiene Urbana veterinaria e le Emergenze non epidemiche ( nella gestione delle emergenze)

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *