“Il fiume Tanagro tra difesa del suolo e valorizzazione ambientale”, venerdì il Focus del Consorzio di Bonifica

Negli ultimi anni sono stati diversi gli episodi che hanno confermato come, anche e soprattutto a causa delle mutate condizioni climatiche, il rischio esondazione del Tanagro è sempre dietro l’angolo. Resta quindi fondamentale la realizzazione effettiva del “Progetto Definitivo” per la messa in sicurezza del Tanagro: anche se la sorte “climatica” è stata fino ad ora benevola, evitando i cataclismi che abbiamo visto in altre regioni Italiane, non significa che la fortuna sia destinata a durare in eterno, ed il rischio di danni irreversibili a persone e cose è dietro l’angolo. Di questo e di molto altro, in particolare del Tanagro anche come risorsa ambientale e di sviluppo, si parlerà nel corso del convegno dal titolo: “Il fiume Tanagro tra difesa del suolo e valorizzazione ambientale”. Il seminario è stato organizzato a Sala Consilina dal Consorzio di Bonifica Vallo di Diano – Tanagro per venerdì 21 giugno, con inizio alle ore 15.30 nell’aula magna delle scuole elementari di Via Matteotti.  “La gestione dei corsi d’acqua naturali -fanno sapere gli organizzatori- è un tema di particolare interesse per le popolazioni e i territori dell’intera regione. Tematiche idrauliche si intersecano con aspetti ambientali, turistici e quindi economici, ma molto spesso anche con aspetti amministrativi e di gestione di risorse.

La chiarezza in termini di ruoli e responsabilità spesso appare lontana dalle esigenze di chi a vario titolo ha competenze concorrenti nel campo della difesa del suolo. Il Fiume è un elemento vivo di un territorio, è spesso fonte di preoccupazioni e oggetto di aggressioni ingiustificate e miopi, ma può essere anche punto di forza in un processo che coniugando le esigenze di sicurezza con la tutela della biodiversità offra condizioni per uno sviluppo consapevole e nuovo in particolare per i territori delle aree interne. È con questi obiettivi ed aspirazioni che sono lieto di invitarvi al seminario tecnico voluto dall’Amministrazione Consortile quale ulteriore elemento per un rinnovato impegno per la cura dei corsi d’acqua”.

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