Premio Gagliardi, la storia di Angela Ferrara emoziona la piazza di Montesano

Non vogliamo sogni piccoli come le stelle, minuscoli spazzi di luce appesi nel buio, noi vogliamo sogni grandi, come il sole, quelli potenti che portano il giorno”.
Sono le parole tratte da una poesia di Angela Ferrara che ieri pomeriggio hanno emozionato la piazza di Montesano sulla Marcellana, in occasione del Premio Gagliardi e della seconda edizione dell’evento Mirabiliae, premio consegnato a diverse personalità salernitane e non, tra cui Orazio Boccia, fondatore delle Arti Grafiche Boccia. Ma è stata proprio la storia di Angela Ferrara, la ragazza 31enne uccisa nel settembre del 2018 a Cersosimo in provincia di Potenza dal marito, guardia giurata, anche lui poi suicidatosi, a emozionare di più. Nelle parole di uno dei rappresentanti della famiglia che ha ritirato il Premio dedicato ad Angela, Leonardo Chiorazzi, il racconto e la storia di una donna, nata in un paesino di 700 anime, stretta tra vincoli e regole, dalle quali Angela come donna stava cercando di liberarsi attraverso la poesia, la letteratura, il suo lavoro per i bambini. Purtroppo senza riuscirci, perché uccisa da chi non riusciva ad accettarlo. “Angela Ferrara è il simbolo della rivendicazione dei diritti delle donne, non ancora conquistati”, ha spiegato Chiorazzi.
La storia di Angela si lega a Montesano, perché un anno prima aveva scritto un racconto sulla figura di Filippo Gagliardi. “Io mi trovo qui perché Angela ha scritto un racconto dal titolo Il potere dei sogni sulla figura di Gagliardi- spiega Leonardo Chiorazzi. Lei si è innamorata di questa umanità, ha visto nella filantropia di Gagliardi qualcosa di profondo e lei quando trovava qualcosa che la affascinava scriveva una poesia o un racconto. Il Potere dei sogni era anche il potere dei suoi sogni che purtroppo sono stati spezzati. Lei ha voluto realizzare tramite questo racconto il suo sogno di una vita libera, di un amore, poi spezzato, il suo sfogo era la letteratura, la poesia, la cultura, tutte cose che non erano capite dalle persone che dovevano capirlo. Il vuoto che lei ha lasciato non si può riempire, però quello che ha lasciato con le sue parole, i pensieri dentro i suoi scritti, possono essere utili a tanti altri, anche per capire dove lei ha sbagliato, l’errore a monte che lei ha fatto e che l’ha portata alla morte. Ne Il Potere dei sogni c’è un finale stupendo, che Angela scrive guardando negli occhi dei giovani a cui esorta di non avere non paura delle difficoltà, perché sono ponti e non muri. Purtroppo per realizzare i propri sogni, è necessario evitare chi ti taglia la strada. A lei è stata tagliata, ma noi cercheremo di far vivere lei e quello che ha scritto”.
Il racconto “Il potere dei sogni”, diventerà un libro pubblicato dal Comune di Montesano della Marcellana, come ha assicurato il sindaco Giuseppe Rinaldi.