Padre Angelico Spinillo: l’uomo di fede e arte apprezzato da Guttuso, La Pira e Zeffirelli. A Sant’Arsenio presentato un volume sulla sua vita

“Padre Angelico Spinillo, un uomo di Fede e di Arte”. E’ questo il titolo del volume che l’Associazione culturale “Luigi Pica” ha presentato ieri sera a Sant’Arsenio nel corso di un convegno moderato dal giornalista e storico Geppino D’Amico. Al tavolo dei relatori Aldo Rescinito, Presidente dell’Associazione “Luigi Pica”,  gli storici dell’arte Enrico Coiro e Gabriella Salvia, pronipote di Padre Angelico, il sindaco di Sant’Arsenio, Donato Pica e Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa. La grafica del volume è stata curata nei dettagli da Maurizio Felicino.

Al termine della serata ai presenti è stato regalato un bellissimo ritratto di donna realizzato da Padre Angelico. Religioso domenicano, pittore, giornalista e critico d’arte. Da giovanissimo, Angelico Spinillo si trasferì a Firenze dove fu accolto nell’ordine domenicano. Amava l’arte figurati e subito si cimentò con le grandi tavole e con l’affresco murale, tanto da divenirne esperto. Per questa sua inclinazione e per l’indissolubile legame alla sua missione apostolica, egli volle assumere il nome di Angelico. Il suo riferimento al Beato Angelico è stato estremamente personale: infatti la sua vita da domenicano la trascorse quasi per intero nel Convento di San Marco in Firenze, vivendo nei luoghi dove visse ed operò fra’ Giovanni da Fiesole, finanche utilizzando lo stesso studio del grande Beato pittore. Discepolo di Baccio Maria Bacci è stato a contatto con i più grandi artisti del tempo, meritando la stima e l’amicizia di grandi personaggi della cultura italiana: da Annigoni, a Guttuso, La Pira, Bargellini, Zeffirelli e tanti altri. Oltre ad essere uomo di Fede ed un apprezzato pittore,  è stato anche giornalista e critico d’arte de “L’Avvenire”, collaboratore dell’Istituto Geografico Militare, Presidente della Società delle Belle Arti “Casa di Dante” e fondatore del Centro Culturale di Arte Moderna. Le sue opere sono visibili a Firenze, Siena, Livorno , Messina e Sant’Arsenio. Qui, suo paese natìo, nell’ultimo decennio della sua esistenza, organizzò delle mostre di pittura all’aperto, coinvolgendo molti giovani artisti, allo scopo di diffondere, anche nella sua terra d’origine, la passione per l’arte.

Le Interviste

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *