La Rete oncologica Campania “elimina” il sud della provincia di Salerno. Giuseppe Rinaldi: “Decisioni che lasciano perplessi”

La sanità del sud della provincia di Salerno vive una situazione problematica. Per non dire critica. E vive di paradossi. Se gli ultimi sviluppi dovessero concretizzarsi sembrerebbe che si voglia dire che nel Vallo di Diano e Golfo di Policastro non si può nascere ma morire di tumore, sì. Ovviamente questa è una esasperazione ma considerando che il punto nascita di Polla e di Sapri sono a forte rischio nel rimpallo di responsabilità tra Regione e Governo e considerando la recente approvazione della nuova Rete Oncologica Campania (ROC) da parte della Regione (che “salva” solo la clinica privata Cobellis a Vallo della Lucania), il messaggio sembra essere proprio questo. “Lascia perplessi – sottolinea il sindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi – che la Regione focalizzandosi solo sui numeri delle prestazioni, se si esclude la Clinica Cobellis di Vallo della Lucania solo per alcune patologie, di fatto cancella ogni forma di cura oncologica nelle strutture pubbliche a sud di Salerno di cui si parlava nei mesi passati. I criteri, dettati da esperti incaricati, e i conseguenziali risultati chiaramente vanno letti con attenzione essendo un tema questo particolarmente delicato e che deve essere libero da demagogie e sterili polemiche, ma emerge che pur aumentando determinate patologie in precise aree della nostra zona, nel contempo non vi è la struttura pubblica, realisticamente vicina e corrispondente, per curarle. Proporrò alla mia Giunta di deliberare una richiesta agli Enti competenti in merito al nuovo ROC e alla situazione amministrativa dei Punti nascita. Ritengo opportuno a questo punto anche una Conferenza dei Sindaci della Comunità Montana del Vallo di Diano”.

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