Simon è morto dopo 45 minuti dalla sua richiesta di aiuto. La disperazione dei familiari: “Ha sofferto?”

Un’emorragia ha provocato la morte di Simon Gautier il 27enne francese trovato senza vita in un dirupo nel territorio di San giovanni a Piro dopo circa dieci giorni di ricerche. Simon aveva entrambe le gambe spezzate, il suo corpo era già in avanzato stato di decomposizione: i suoi vestiti non si distinguevano più, erano ricoperti di liquidi. E’ la scena che si è presentata agli occhi degli uomini del Soccorso alpino Nazionale e Speleologico che hanno avuto il compito di recuperare, con non poche difficoltà, il corpo del 27enne francese.  Il suo cuore ha smesso di battere dopo circa 45 minuti dalla sua telefonata di richiesta di aiuto. Simon è precipitato dal costone atterrando sui suoi piedi per poi continuare a scivolare. Un impatto così violento da provocargli traumi gravissimi alla gambe, in particolare a quella sinistra oltre a profonde lacerazioni dei vasi sanguigni. Da qui l’emorragia che ha causato il decesso del 27enne francese in poco tempo. Vani sono stati i tentativi dei carabinieri di geolocalizzarlo chiamandolo sul cellulare, Simon non rispondeva. Ogni dubbio comunque potrà essere sciolto solo dopo l’esame autoptico che il medico legale eseguirà nella giornata di domani. Il corpo di Simon si trova ora all’obitorio dell’ospedale “Immacolata” di Sapri. Qui  dopo il recupero è stata eseguita una tac che ha accertato la presenza di altre fratture importanti all’altezza delle vertebre. E all’ospedale saprese sono giunte la mamma, la fidanzata e gli amici di Simon che non hanno voluto vedere il corpo del giovane ma hanno chiesto al medico legale Adamo Maiese se il loro caro avesse sofferto, se era in grado di rendersi conto di quello che gli era accaduto .

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