Pioggia di bollette “salate” a Polla sulle case chiuse. Il Comune contesta l’interpretazione della Soget

In questi giorni a Polla sono stati consegnati oltre 750 accertamenti sulla posizione dei contribuenti soprattutto per la Tari. E si tratta di bollette estremamente salate, oltre il migliaio di euro e per la maggior parte riguardano le case che sono risultate non accessibili al momento del censimento perché chiuse, o perché i contribuenti non hanno permesso la verifica. Le case chiuse sono quelle abitazioni che sono prive di utenza e servizi.
Alla base di questi accertamenti l’interpretazione della Soget – che si occupa della riscossione dei contributi a Polla – della legge e del regolamento comunale. La legge definisce non soggette alla Tari solo le case sfitte, vuote e prive di utenza”. Il regolamento di Polla, invece, considera non soggette alla Tari le case “prive di servizi e mobili”. Una congiunzione che può fare la differenza, e cioè secondo il Comune guidato da Rocco Giuliano la presenza di mobili non è una condizione che fa diventare una casa “aperta”. Per avvalorare questa tesi, l’ente ha già posto in essere delle contestazioni alla società la quale ha garantito di porre in essere le opportune verifiche.

Questa situazione nasce anche da lontano, ovvero da quando chi lavora per la Soget ha avviato il censimento casa per casa e in molte abitazioni non sono entrati (o perché chiuse o perché non hanno avuto il permesso degli abitanti). Di fronte a questa situazione hanno provveduto ad avviare gli accertamenti sui dati del catasto e non sulla superficie calpestabile sulla quale si calcola la tassa sui rifiuti. Da qui gli accertamenti con cifre astronomiche per gli utenti pollesi. Occorre dire che la Soget ha motivato questi accertamenti per dare la caccia agli evasori e verificare la situazione di quei contribuenti che non hanno dato la possibilità agli operatori di misurare le abitazioni.

Di certo la situazione a Polla è infuocata con i cittadini sul piede di guerra per le bollette salate e per il salasso sulle case chiuse o almeno ritenute tali.

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