I Comuni non pagano le quote, addio Centro Sportivo Meridionale? Avviata la procedura di messa in liquidazione
Addio al Centro Sportivo Meridionale di San Rufo, con le sue piscine e i suoi impianti sportivi. Non si tratta purtroppo di uno scenario fantascientifico, ma della cronaca di una morte annunciata: ad uccidere il Centro Sportivo Meridionale –secondo il Consorzio che lo Gestisce- sono 2milioni 316mila euro di quote mai versate da parte dei Comuni Soci Fondatori, relativi alle annualità dovute tra il 2008 e il 2018.
Il Vallo di Diano si appresta a celebrare l’ennesimo funerale di un importante servizio sociale, che vedrà mestamente partecipi i circa 1300 utenti che annualmente frequentano gli impianti sportivi di Camerino di San Rufo, e più di 20 dipendenti che vi sono attualmente impiegati. Per non parlare delle strutture sportive, che abbandonate a sé stesse e senza manutenzione si trasformeranno in breve nell’ennesimo mausoleo cimiteriale, simbolo dell’incapacità e della poca sensibilità istituzionale ed amministrativa del sud.
I 2 milioni e 316mila euro rappresentano un credito che il Consorzio ormai dispera di ottenere, almeno nei tempi utili a salvare il Centro Sportivo Meridionale: fatti i conti in tasca, per il 2020 la previsione del flusso di cassa ammonta a un saldo negativo di 254mila 124 euro, che diventerebbero 409mila 124 euro senza la cessazione della gestione sportiva. Ma c’è di peggio: l’indebitamento del Consorzio è pari a 1 milione 858mila euro, di cui 552mila circa verso le Banche, e di questi 548mila per rate di mutuo scadute. Mutui che sono stati utilizzati –sempre secondo il Consorzio- per il potenziamento e l’ampliamento degli impianti sportivi: dal 2004 al 2018 in questo senso sono stati investiti circa 12 milioni di euro.
I Comuni soci fondatori del Consorzio –d’altro canto- confermano il “vizietto” dei Comuni del Vallo di Diano di non pagare le proprie quote e i propri debiti, come già accaduto anche presso il locale Piano Sociale di Zona. Situazioni diverse, ovviamente, e motivazioni addotte diverse. Resta il fatto che, per il Consorzio Centro Sportivo Meridionale, soltanto 3 comuni consorziati su 13 riconoscono i propri obblighi in relazione al pagamento delle quote associative previste dallo Statuto. A parte Caggiano, Polla e San Pietro al Tanagro, altri non pagano (totalmente, o pagano una piccolissima parte del dovuto) o addirittura si oppongono alle ingiunzioni di pagamento. Le relative vertenze giudiziarie non potranno concludersi prima di 5/6 anni: ma nel frattempo il Centro Sportivo Meridionale sarà storia passata. La percentuale dei contributi versati dai Comuni è passata dal 100% del 2004 al 14,13% del 2018, e la situazione è ora insostenibile. Tanto che su proposta del CDA del Consorzio, guidato dal presidente Vittorio Esposito, l’Assemblea svoltasi lunedì ha deliberato l’avvio della procedura di scioglimento dello stesso Consorzio. Procedura di scioglimento che –per lo Statuto- non può avvenire direttamente, ma deve ora essere votata entro 30 giorni dai Consigli Comunali dei Comuni Soci Fondatori. Che dovranno anche decidere –in caso di scioglimento del Consorzio- se le attività di Metasport, che gestisce lo sport al Centro Sportivo Meridionale, potranno continuare dopo il 31 dicembre 2019, almeno fino a giugno 2020.