Oltre tremila sardine in piazza a Salerno: Gli organizzatori soddisfatti: “L’odio non risolve i problemi”

Un migliaio di Sardine, secondo i dati della Questura, 3.500 secondo gli organizzatori, sono scese in piazza Amendola a Salerno nella sera di ieri. La serata, come accaduto già nelle precedenti piazze, si è aperta con le note di ‘Bella Ciao’ e lo sventolio di cartoncini raffiguranti la sardina, il simbolo della protesta.

“Abbiamo voluto dare un segnale di vivacità, riconfermando la nostra storia di Paese antifascista. Lo dobbiamo a chi è venuto prima di noi”, ha detto Francesco Napoli introducendo la serata. Sul palco si è esibito anche Rocco Scarano, artista salernitano che ha partecipato a Sanremo Young. Diversi ospiti si sono alternati al microfono. “Con le frasi, con l’odio, il razzismo e le divisioni non si risolve niente”, ha urlato Stefano Cibarelli, studente appartenente a uno dei tanti gruppi che ha coordinato l’organizzazione della manifestazione. “Il 14 dicembre dobbiamo essere in centomila a Roma”. Giovani ma non solo. “Questi libri dovrebbero essere la prerogativa di ogni cittadino”, dice Tonino Altamura esibendo la Costituzione Italiana e “Lo Stato Siamo noi”, di Piero Calamandrei. “L’ignoranza produce paura, razzismo. Questo movimento mi piace perché fa una buona comunicazione ed è per, non contro”, aggiunge. Più defilata, ma comunque in piazza Amendola, anche il vicesindaco di Salerno, Eva Avossa. “Sono qui per essere al fianco dei ragazzi che finalmente hanno scelto di scendere in piazza. Le motivazioni della protesta, naturalmente, le condivido ma mi piace soprattutto perché è un’iniziativa nata dai giovani. Noi restiamo più defilati e li guardiamo con grande ammirazione”.

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