Vallo di Diano malato d’azzardo: bruciati in un anno 88 milioni di euro. A Sant’Arsenio l’ambulatorio per combattere la piaga

Sono ben 88 i milioni di euro andati in fumo nel Vallo di Diano nel solo anno 2017 per il gioco d’azzardo, con punte di 2788 euro pro capite a Sassano e di 2346 euro pro capite a Padula.

Dunque è evidente che il Vallo di Diano è malato d’azzardo: a confermarlo sono i numeri sconvolgenti evidenziati da uno specialista del settore, il dottor Aniello Baselice, da poco nominato componente dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, organismo consultivo del Ministero della Salute. Baselice, in servizio presso l’Asl Salerno e componente del consiglio direttivo nazionale di Alea, è impegnato da sempre nel contrasto alle dipendenze.

 

Lo incontriamo presso l’ex Ospedale di Sant’Arsenio, dove presso l’Unità Operativa Ser.T è stato attivato un ambulatorio dedicato al gioco d’azzardo e ai problemi connessi. Si tratta di un potenziamento dei servizi già attivi presso il Ser.T di Sant’Arsenio, in particolar modo finalizzato ai percorsi di cura di questa patologia. “La gente è portata a credere che azzardo siano solo le slot machine, ma non è così: azzardo sono anche i gratta e vinci, il Win for Life, le scommesse sportive. Tutto ciò che, insomma, può ad esempio portare un anziano a bruciarsi l’intera pensione nel giro di poche ore”. Le prenotazioni per l’ambulatorio dedicato al gioco d’azzardo sono possibili rivolgendosi al Servizio Sociale del Ser.T di Sant’Arsenio: sarà così possibile effettuare visite, ricevere consulenze e interventi di supporto, anche per familiari che abbiano parenti con problemi di gioco e necessitino di consigli.

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